Anche il radicchio ha il suo sex appeal mediatico, anzi social dove – con tre milioni di visualizzazioni su Instagram – ha conquistato i follower di @rucoolaaa. L'instagrammer, specializzato in contenuti per questo social, che invece di danze, balletti, smorfie e battute si è dedicato all'ideazione di tutorial utili e buoni per l'ambiente perchè antispreco. In estrema sintesi, cosa fare dei resti di carote, finocchi, radicchi e tanti altri ortaggi.
Gli ortaggi fashion sui social
Ci vuole arte e professionalità nella comunicazione, ma pure tanta creatività. Non fa difetto a Alessio Cicchini, 29enne di origine abruzzese, che mostra in pochi secondi come non buttare e valorizzare la parte terminale degli ortaggi. Esposizione chiara e nitida su come fare ricrescere le foglie del radicchio e, dopo due settimane, condirci un panino.
Esperimenti botanici a scopo educativo
Funzionano le immagini, le musiche, le parole ma è interessante anche leggere il testo per capire la filosofia di @rucoolaaa: “Questi piccoli esperimenti botanici dovrebbero educarci a capire quanto prezioso sia un ortaggio, di quanta acqua abbia bisogno per crescere e di quanto impegno. Quando siamo al supermercato e troviamo ogni giorno abbondanza di frutta e verdura perfetta non pensiamo a ciò che c’è dietro e non teniamo minimamente in considerazione che quell’abbondanza non è scontata. Detto in poche parole: sprechiamo meno e buttiamo meno, perché anche un singolo cespo di radicchio è prezioso“. Una vera lezione, di massa in questo caso visto il seguito da milioni di follower.
Cipolla in polvere? Dalla buccia
@rucoola è molto creativo. Si chiede: “Perché comprare la cipolla in polvere quando puoi ricavarla dalla buccia?”. Ecco i suoi consigli: “Sono sicuro che non guarderai più allo stesso modo la buccia di cipolla, dopo aver visto che può diventare un’ottima spezia in polvere per insaporire ogni piatto! Tra l’altro è pure ricca di virtù, tipo i flavonoids, gli antiossidanti e le vitamine. Che voi de più!”.
L'instagrammer botanico non ha inventato niente di nuovo, c'è sempre qualcuno che s'impegna a valorizzare gli scarti, ma il suo seguito è veramente interessante. Anche per i comunicatori dell'ortofrutta in cerca di ispirazione.