Il monitoraggio del grado di maturazione della frutta tropicale è uno degli aspetti determinanti nella gestione delle operazioni presso le packing house degli importatori per proporre al mercato frutti allo stadio di qualità e maturazione desiderato. A questo tema, che riguarda in particolare gli esportatori dei frutti tropicali o in contro stagione, Ilip ha dedicato il proprio intervento dal titolo “Smart Ripe Trolley: monitoring the ripening of tropical fruits with RFID sensors” al forum Tech Stage, organizzato dalla fiera di Berlino nell'ambito di Fruit Logistica.
Lo Smart Ripe Trolley
Di fronte a un pubblico di operatori internazionali, l'azienda ha presentato un'importante novità nel campo dello smart packaging: lo Smart Ripe Trolley, un innovativo sistema IoT (Intelligence of Things) di monitoraggio del processo di maturazione dei frutti tropicali (in particolare avocado) per ambienti industriali, il cui funzionamento si basa sui tag RFID e sensori installati su un carrello. I risultati del controllo vengono visualizzati in tempo reale su una piattaforma digitale. Questa nuova soluzione rappresenta un'evoluzione di Smart Ripe (sviluppata da ILIP nel 2019), che, a differenza di Smart Ripe Trolley, è stata pensata per il settore retail per la determinazione del grado di maturazione dell'avocado a scaffale e si applica al singolo imballaggio tramite il sensore tag RFID integrato nel pack.
Il progetto Smart Ripe Trolley è il risultato della collaborazione tra il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di ILIP e il dipartimento Innovazione di Westfalia Fruit Group, multinazionale specializzata nella produzione e commercializzazione di avocado. “Dopo la prima presentazione al Tech Stage di Fruit Logistica 2019 dello Smart Ripe in vaschetta per singolo frutto per il settore retail – racconta Luigi Garavaglia, direttore R&S di Ilip -, siamo stati contattati da Westfalia Fruit che ci ha sottoposto l'esigenza di valutare l'avanzamento della maturazione dell'avocado nelle celle di maturazione in ambiente sigillato contenente etilene, senza fare test invasivi sul frutto a campione né aprire la cella, poiché tale operazione comporterebbe ogni volta l'interruzione del trattamento e la modifica dell'atmosfera e il successivo ripristino dei parametri”.
E così è iniziato un lavoro di ricerca con Radio6ense che ha portato, alla fine della fase progettuale, alla realizzazione di un carrello (trolley) con quattro ripiani, ciascuno dei quali può accogliere 32 frutti, ognuno collocato nel proprio alveolo, al cui interno sono posizionati tre sensori Rfid. I sensori Rfid tag rilevano le variazioni di alcuni parametri dielettrici della polpa del frutto associati alla maturazione che poi trasmettono al lettore Rfid installato sul carrello.
Per realizzare le rilevazioni in modalità wireless, Ilip ha sviluppato, in collaborazione con Radiosense (che si occupa delle analisi dei dati wireless) un software di elaborazione neuronale: il trolley con 128 frutti di avocado è collegato wireless con una piattaforma computazionale remota IoT, cioè un software neuronale con intelligenza artificiale. Il software Smart Ripe Diagnostics dà un feedback interattivo, generando un alert in automatico in caso di rilevazioni fuori dai parametri, consentendo così all'operatore di intervenire sul software di maturazione. In un prossimo futuro la correzione avverrà in automatico grazie all'interazione diretta tra software neuronale e software gestionale.
I primi test su avocado (varietà Hass) in cella con etilene sono stati condotti da Ilip con il partner Westfalia Fruit dal 2020 e sono tutt'ora in corso. “Smart Ripe Trolley, brevettato da Ilip è pensato per gli operatori ortofrutticoli e in particolare per gli importatori di frutta tropicale e i produttori di celle climatiche e di maturazione con etilene – conclude Luigi Garavaglia – e risponde alle esigenze di stimare la maturazione senza generare inefficienza dovute all'alterazione dell'ambiente protetto interno alla cella a ogni apertura e allo spreco di prodotto con test invasivi giornalieri. Con questa soluzione è possibile distribuire sul mercato frutti ready-to-eat rispettando i protocolli della distribuzione moderna organizzata e garantendo uno standard qualitativo costante”.
Fonte: Ilip