17 settembre 2013

In Francia il pomodoro ha il suo museo

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Che i francesi siano probabilmente imbattibili nella valorizzazione del proprio patrimonio agroalimentare è un fatto risaputo da tempo. Così, se vogliamo, la notizia che adesso, nella fredda Valle della Loira, nota in tutto il mondo per i suoi splendidi vini a base Sauvignon o Chenin Blanc, sia nato anche un museo dedicato a uno dei simboli della nostra gastronomia, non stupisce più di tanto. L’ha creato un ex banchiere principe con la passione per l’agricoltura, di nome Louis Albert de Broglie.

il Conservatoire de la Tomate, tra le colline della Touraine, conserva ed espone 652 varietà di pomodori provenienti da una trentina di paesi nel mondo. Un lavoro certosino iniziato nel 1992 e che, come spiega al quotidiano il Messaggero, ha un nobile intento: «L’idea è riflettere a come salvaguardare una diversità che aiuti gli esseri viventi».

Indice puntato, quindi, verso l’omologazione del gusto e contro i tanti pomodori che si trovano sui banchi dei supermercati che, secondo il Capo giardiniere del Conservatoire, il giovane Nicolas Toutain, «non hanno nessun profumo, nessun gusto». Nel museo non si potranno comprare pomodori, ma qualche seme sì, perché «basta un orticello, da qualche parte, per conservare una varietà».

Fonte foto: labourdaisiere.com

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