16 ottobre 2017

In-Noce, un nuovo progetto per la noce in Emilia Romagna

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Per lo sviluppo della produzione, della lavorazione e della commercializzazione della noce in Emilia Romagna, undici aziende di questa regione si sono unite in un progetto comune, denominato In-Noce. L’iniziativa è stata presentata alla fine della scorsa settimana l’azienda agricola San Martino di Forlì.

Il Progetto In-Noce, nello specifico, mira al potenziamento di una coltivazione, quella appunto della noce, che rappresenta un’opportunità per i produttori dei territori coinvolti, posizionandoli al primo posto nel settore della nocicoltura nazionale. Il territorio emiliano romagnolo, in questo modo, si conferma sempre più punto di riferimento per la filiera della noce con un prodotto di alta qualità.

“Il progetto In-Noce – spiegano gli ideatori del progetto – prevede la presentazione alla Regione di un piano di investimenti da parte di ognuna delle aziende coinvolte con numeri significativi: 2 milioni di euro per più di 250 ettari di noceto. Capofila del progetto è l’azienda New Factor di Rimini, specializzata nella lavorazione e nella commercializzazione di snack naturali a base di frutta secca e disidratata, con la partecipazione dell’azienda agricola San Martino di Forlì che da 20 anni porta avanti la coltivazione della noce da frutto e che possiede tutto il know-how che verrà portato in dote al progetto In-Noce. Il progetto vede anche il coinvolgimento di Agrintesa e dell’Università degli studi di Bologna.

Alessandro Annibali, amministratore delegato di New Factor e Azienda Agricola San Martino, ha aggiunto: “San Martino e New Factor credono e investono nella filiera della noce da quasi vent’anni. Con In-Noce raggiungiamo un nuovo traguardo che ci permette di essere sempre più il punto di riferimento per il settore della nocicoltura in Emilia-Romagna e in Italia. L’investimento di New Factor nel progetto, circa un milione di euro, viene fatto nella convinzione che il prodotto abbia ancora grandi potenzialità di crescita in un mercato sempre più interessato al consumo della frutta secca”.

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