Non è probabilmente una nuova corsa all’oro, ma in qualche aspetto un po’ la ricorda. In Piemonte, negli ultimi anni, è scattata la tendenza di mettere a dimora nuovi noccioleti, visto il felice momento che sta vivendo la “Tonda Gentile”, sempre più apprezzata sui mercati internazionali. A rilevarlo è stato un servizio pubblicato ieri su “La Stampa”, dove il responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria, Alberto Pansecchi, rileva: “Negli ultimi quattro anni sono stati piantati almeno 1.000 nuovi ettari di noccioleti, sia nelle zone tradizionali come Val Cerrina, Alto Monferrato e Acquese, sia soprattutto sulle colline intorno a Fubine: ovunque solo Tonda Gentile Trilobata, perché non va corrotta la qualità del prodotto piemontese d’eccellenza”. Tuttavia, corilicoltori non ci s’improvvisa, e nel servizio citato Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo, mette in guardia dicendo: “In alcuni casi, i noccioli hanno sostituito le viti colpite da flavescenza dorata in collina, ma in altri sono stati piantati in pianura, dove non ci sono le condizioni ideali. Alcuni hanno pensato di investire capitali a disposizione – ha proseguito Pagliano – in terreni su cui piantare noccioleti, esponendosi a truffe: c’è chi spaccia per trilobata piantine di altre varietà e, tra quattro anni, quando i nuovi impianti inizieranno a produrre, il mercato sarà invaso da una quantità anomala di nocciole, con il pericolo di un drastico calo delle quotazioni”.
12 febbraio 2015
In Piemonte scatta la corsa ai noccioleti
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