Il clima mite – si stima che l’inverno 2014 sia stato il più caldo da oltre due secoli a questa parte – che poi si alterna improvvisamente con precipitazioni piovose intense e, quindi, di grande irruenza, sta creando non poche difficoltà in molti settori agricoli delle Penisola. A denunciare l’anomala situazione è questa volta Coldiretti Puglia attraverso le parole del suo presidente Gianni Cantele. «Sono state raccolte contemporaneamente le produzioni di dicembre, gennaio e febbraio, fenomeno che equivale a una sovrapproduzione e a una offerta eccesiva rispetto alla stasi dei mercati interni e del Nord Europa».
La caduta dei prezzi è quindi, secondo Coldiretti, la paura principale che preoccupa gli agricoltori, vista la contemporaneità sul mercato di ortaggi che ha fatto andare in tilt la classica programmazione scalare e che difficilmente incontrano la domanda necessaria sui mercati. In Puglia, per esempio, è già tempo di fave – solitamente si attende il primo maggio – e piselli, con circa 20 giorni di anticipo, ma anche di pomodori. Si registra inoltre la fioritura precoce di mandorli, peschi e albicocchi. A questo, sempre secondo Coldiretti, si associa la preoccupazione per le sporadiche alluvione, che però spesso possono avere effetti devastanti, come già accaduto, sempre in Puglia, nell’area del tarantino dove il 50% della Pvl è stata spazzata via.
Fonte: Coldiretti Puglia | Corriere del Mezzogiorno | Il Paese Nuovo
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