Sarà una città che punterà a contenere al massimo l’impatto ambientale quella che sorgerà nella Turchia meridionale, ai confini con la Siria, non lontano da Gaziantep. Ancora non si conosce il suo nome, ma c’è già il progetto sul suo approvvigionamento di energia: funzionerà con centrali a biomasse, che bruceranno i gusci dei pistacchi, di cui la Turchia è grande produttore. Nel corso del solo 2013, del resto, la Turchia ha esportato 6.800 tonnellate di pistacchi e, ora, sta pensando appunto a sfruttare al meglio questa ricchezza nazionale. Stando al progetto attuale, così come presentato dalle agenzie di stampa, la nuova città occuperà una superficie di 3200 ettari e, ad occuparsi degli studi sul territorio e dintorni, sarà la società francese Burgeap, la quale provvederà a rilevare mappe e caratteristiche morfologiche del territorio. La nuova città sarà insomma servita esclusivamente da energie pulite, e anche il complicato e delicato processo dei rifiuti si svolgerà con l’insediamento di pannelli fotovoltaici. La raccolta delle acque piovane sarà dotata di particolari griglie che ne attueranno il recupero. Attualmente, la Turchia è il terzo produttore al mondo di pistacchi.
28 aprile 2014
In Turchia nascerà una città “a pistacchi”
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