28 giugno 2018

In Val Venosta è tempo di cavolfiori, areali produttivi in crescita

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Dopo l'inizio della commercializzazione delle fragole in Val Venosta è iniziata anche quella dei cavolfiori, una produzione locale che rappresenta il 95%  di quella orticola della zona. I consensi da parte dei consumatori sono ottimi e questo ha spinto il VI.P ad aumentare la produzione quest'anno, come spiega Reinhard Ladurner, Responsabile vendite verdure. 

ReinhardLadurner

Reinhard Ladurner

“Quest’anno abbiamo deciso di ampliare i nostri areali produttivi destinando circa il 15% in più di superficie rispetto lo scorso anno, con una previsione di raccolta complessiva di cavolfiore di circa 3.700 tons. La scelta di questo ampliamento è nata in primo luogo per soddisfare le esigenze dei nostri Clienti ai quali oggi, con i quantitativi in previsione, possiamo garantire una continuità di prodotto fino a settembre. Ma possiamo ritenerci soddisfatti anche dal lato dei nostri produttori perché in questi anni con il cavolfiore hanno ottenuto buone remunerazioni, incentivandone la coltivazione”.

“Raccolta e commercializzazione del cavolfiore sono iniziati in questi giorni – prosegue Ladurner – perché per noi è fondamentale raccogliere e consegnare il prodotto fresco entro poche ora dal conferimento in Cooperativa: solo così possiamo garantire una qualità senza paragoni. La ricerca di una qualità superiore è frutto di un percorso di crescita che stiamo portando avanti già da alcuni anni insieme al Centro di Sperimentazione Laimburg con il quale studiamo e testiamo nuove varietà, elaboriamo e perfezioniamo metodi di formazione e di controllo qualitativo sempre più innovativi”.

“Anche quest’anno, grazie ad una precisa pianificazione degli areali produttivi, conclude Ladurner – siamo in grado di garantire la continuità delle consegne di un prodotto unico, dalle qualità organolettiche eccezionali. Il cavolfiore della Val Venosta viene infatti giornalmente distribuito fresco (che per noi significa appena raccolto!) in tutta Italia sia nei mercati ortofrutticoli principali che nella DO e GDO attraverso una rete di vendita capillare”.

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