Los Angeles è in fiamme da tre settimane, una serie di terremoti in Islanda potrebbe scatenare un'eruzione vulcanica sul ghiacciaio più grande d'Europa e la soglia di 1,5 gradi di riscaldamento globale è stata superata per la prima volta nel 2024. Madre Natura sta tenendo il mondo sulle spine e ci sta mostrando i nostri limiti.
"Per poter nutrire la popolazione mondiale in tempi di crisi, di cambiamento e oltre - preferibilmente in armonia con la natura - è necessario intensificare la ricerca su nuove varietà di frutta e verdura in grado di far fronte ai cambiamenti climatici, resistenti alle malattie e producibili con nuovi ausili tecnici. Dopotutto, la disponibilità costante di ortofrutta è ormai tutt'altro che scontata", scrive Christine Weiser sul numero 4 di Fruchthandel Magazin.
Come se questo “punto di infiammabilità” non fosse una sfida sufficiente, c'è anche una situazione geopolitica che attualmente è tutt'altro che promettente o ottimista. La situazione è incandescente su molti fronti.
La soluzione ai fuochi reali e simbolici sembra semplice in teoria, almeno per quanto riguarda i Paesi Bassi. Come sottolinea Richard Schouten, direttore della GroentenFruit Huis, la parola chiave è cooperazione.
Nell'ultimo anno nei Paesi Bassi si sono verificate numerose fusioni e partnership, che potrebbero aumentare ulteriormente. La produzione e la commercializzazione si combinano con catene di trasporto più sostenibili, come nel caso di The Greenery e AB Texel.
Secondo Schouten, continua Weiser, in futuro fornitori e rivenditori avranno sempre più bisogno l'uno dell'altro.
Ma anche le cooperative stanno lavorando a stretto contatto con i produttori per sviluppare nuove varietà, garantire prezzi equi e soddisfare la crescente domanda, come nel caso di FruitMasters e BioMasters.
Da un lato, c'è fiducia che il caos politico in Europa si risolva e che le nuove proposte del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen vengano attuate. Dall'altro lato, il fattore umano passa sempre più in secondo piano, in quanto viene privilegiato l'uso dell'intelligenza artificiale per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.
Le start-up vedono in questa situazione un'opportunità per rendere il settore più efficiente e sostenibile. Blue Radix, ad esempio, ha sviluppato soluzioni di intelligenza artificiale per quasi tutte le attività nelle serre, per rispondere al calo della produzione e favorire l'espansione autonoma.
Mettere in comune le competenze, scambiare idee e utilizzare nuovi strumenti è importante e la cosa giusta da fare. Gli sviluppi sopra menzionati potrebbero aiutare in particolare i Paesi Bassi. Dopo tutto, il 2024 non è stato un anno facile per il paese.
"È inoltre preoccupante che, secondo GroentenFruit Huis, i consumatori si stiano allontanando sempre più dalle raccomandazioni nutrizionali - scrive ancora Weiser - Questo non è solo preoccupante per uno stile di vita sano, ma in generale è uno sviluppo difficile per un consumo interno in calo. Possiamo solo sperare di riuscire a spegnere questo incendio sul nascere e di uscirne rafforzati. Dopo tutto, il potenziale e le opportunità non mancano, e non solo nei Paesi Bassi".
Fonte: Fruchthandel magazin