12 febbraio 2013

Isaaq®. La piccola mela che mira ai piccoli consumi

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Ha il piglio del vigneron, ma al tempo stesso il cervello che gira sui binari del mercato. Schietto, diretto e sempre sorridente. «Prima assaggiamo il prodotto, poi ne parliamo».

Non sarà una pratica così diffusa durante i giorni di Fruit Logistica, dove si discute, più che testare frutta e verdura. Thomas Braun, insieme al fratello Jürgen, dopo aver ideato la mela Kiku, è a Berlino per continuare nel lavoro di comunicazione dell'ultimo nato in collaborazione con il Civ, Centro Innovazione Varietale di Ferrara: ISAAQ®.

Il nome richiama ovviamente Isaac Newton, il claim di lancio recita: natural snack. Croccante, succosa, profumata, con la giusta acidità, è stata studiata per essere consumata in autostrada piuttosto che all’aeroporto, magari acquistandola da una vending machine: «Piccolo calibro, con 8 mele si arriverà a un chilo, ha una shelf life lunghissima e può essere consumata anche ad alte temperature».

Quest’anno inizierà la vera e propria produzione, con una sperimentazione di circa 4000 piante, poi si vedrà.

Abbiamo pensato ad una nuova varietà cercando prima di fare un’attenta analisi di mercato. Oggi le famiglie mirano al risparmio e non sono più numerose come una volta. Quindi, per piccoli consumi, ci vogliono piccoli calibri”.

All’ultima edizione di Interpoma a Bolzano, Desmond O'Rourke aveva criticato l’aumento esponenziale di varietà nel campo melicolo: poche realmente di successo, a causa di una mancata analisi dei gusti dei consumatori. Isaaq, sembra, quanto meno delle intenzioni del suo fautore, essersi mossa, invece, proprio in questa direzione.

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