Quasi un click day perchè le domande si lavorano in ordine cronologico. Il via libera alla presentazione della richiesta di contributi dedicati all’innovazione tecnologica aziendale – dall’irrigazione al trattore green e 4.0 – è il 15 novembre. Via libera così al fondo innovazione Ismea con 75 milioni a disposizione.
Generosi i contributi destinati alle aziende (pmi) agricole e della pesca: fino a 100mila euro di investimento il contributo a fondo perduto arriva al 75%. Poi si scende al 65% tra 100 e 2oo, al 55% tra 200 e 300 per chiudere con il 45% per contributi tra 300 e 500 euro.
Cosa finanzia?
Si tratta di interventi che rispondono alla doppia transizione: digitale ed ecologica. Quindi per una maggiore gestione digitale e sostenibile. Più in concreto si potranno acquistare: macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio idrico, la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche e per la valorizzazione dei sottoprodotti. Per fare un esempio può essere finanziato un drone che permette di attuare l’agricoltura di precisione oppure un trattore o una trattrice tecnologicamente avanzata e a basse emissioni.
Questa la definizione di Ismea: “Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura; b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia c) macchine per la zootecnia d) trattrici agricole e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura”.
Innovazione digitale ed ecologica e incremento della produttività
Si sostiene l’innovazione digitale ed ecologica ma il finanziamento degli investimenti è finalizzato all’incremento della produttività in agricoltura, pesca e acquacoltura. La dotazione finanziaria per il 2023 è di 75 milioni – 10 milioni per le pmi con sede operativa nei territori colpiti dall’alluvione di maggio 2023 – ma il totale si superano i 200 milioni considerando le altre due annualità.
Il fondo prevede anche l’abbattimento di alcuni costi bancari per la parte di finanziamento non a fondo perduto: “Per le sole pmi agricole e della pesca, garanzia a prima richiesta Ismea gratuita su finanziamenti bancari a copertura di parte della quota di investimento non finanziata dal contributo a fondo perduto. In ogni caso, il contributo a fondo perduto e il finanziamento bancario garantito possono coprire fino al 95% dell’importo totale dei costi ammissibili”.
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