26 febbraio 2014

Istat. Male il commercio al dettaglio, tranne i discount

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Il commercio al dettaglio non naviga in acque serene, indipendentemente dalla forma distributiva – grande distribuzione o imprese di piccole superfici – e dal genere – alimentare o meno. Ad eccezione dei discount. Questo è quanto emerge dai dati Istat diffusi ieri che segnalano un calo del 2,1% nel 2013 rispetto all’anno precedente. Si tratta del calo annuo più forte dal 1990, vale a dire dall'inizio delle serie storiche comparabili.

A soffrire non sono solo i generi non alimentari (-2,7%), ma anche quelli alimentari (-1,1%). All’interno di quest’ultimo comparto, se la grande distribuzione nel 2013 perde lo 0,4% (a dicembre 2013 le perdite però sono dell’1,9%), decisamente più pesante è il calo delle vendite dei negozi di piccole dimensioni che lo scorso anno è stato pari al 3%. Il calo delle vendite dei prodotti alimentari coinvolge un po’ tutti gli esercizi commerciali, indipendentemente dalla loro grandezza: -1,9% gli ipermercati, -1,3% i supermercati, mentre per i discount il segno è positivo, pari a +1,6%.

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