Una situazione che evoca quanto già successo nel mese di marzo in Sardegna.
Risposte in 15 giorni
L'insoddisfazione del mondo dell'autotrasporto siciliano è su più fronti, ma soprattutto non piace che non sia ancora stata delineata la modalità di erogazione dei 500 milioni stanziati per affrontare l’aumento del prezzo del gasolio.
Fai Sicilia ha riassunto così la situazione e ha lanciato un ultimatum al Governo: “La via del dialogo non è più percorribile, pretendiamo che in massimo quindici giorni vengano erogati tutti i pagamenti e venga trovata immediatamente una formula per spendere i 500 milioni. Diversamente verrà proclamato il fermo dei servizi di autotrasporto”.
Oltre all’erogazione dei 500 milioni, le rappresentanze siciliane chiedono anche provvedimenti per i contributi su marebonus, ferrobonus, investimenti e formazione.
Il j'accuse alla filiera ortofrutticola e alla Gdo
Nel mirino dell'autotrasporto siciliano non c'è solo il Governo, ma anche la filiera ortofrutticola e la grande distribuzione. Fai Sicilia ha infatti spigato che “alla riunione organizzata dall’assessorato regionale Infrastrutture tra gli autotrasportatori e la committenza non si sono presentati la grande distribuzione, le agenzie di intermediazione e la filiera ortofrutticola. Un chiaro segnale da parte degli assenti, i quali non intendono rispettare le regole stabilite dal ministero riguardanti i contratti scritti o verbali, i tempi di pagamento e i tempi di attesa al carico e scarico”.