Si candida a essere il primo grattacielo al mondo a produrre e vendere al suo interno colture in grado di sfamare 40mila persone all'anno. E' Jian Mu Tower, la fattoria idroponica verticale firmata dallo studio internazionale di design e innovazione Carlo Ratti Associati, concepita per un concorso internazionale organizzato dalla catena di supermercati cinese Wumart. La torre sorgerà, entro la fine del 2021, nel distretto business della città cinese di Shenzhen, sarà alta 218 metri, l'equivalente di 51 piani, e ospiterà uffici, un supermercato e un'area ristoranti.
Nel grattacielo si coltiveranno e venderanno ogni anno 27mila tonnellate di frutta e ortaggi freschi senza che venga consumato suolo, secondo i criteri agronomici adottati dalla tecnica idroponica.
Jian Mu Tower sotto la lente
La superficie della facciata di diecimila metri quadrati della Jian Mu Tower sarà interamente destinata alla fattoria idroponica verticale che, si stima, arriverà a produrre 27 tonnellate di ortofrutta all'anno. Grazie alla collaborazione con l’azienda italiana Zero, specializzata in agricoltura innovativa, la torre produrrà insalate, frutta, erbe aromatiche, il tutto all'insegna del risparmio energetico e della sostenibilità. La fattoria idroponica verticale del grattacielo, oltre al fine produttivo, contribuisce anche all’efficienza energetica dell’edificio: le superfici vegetali fungeranno da schermo naturale all'irraggiamento solare, limitando così l'uso di aria condizionata. Oltre alle colture agricole, le terrazze a doppia altezza accoglieranno un’ampia varietà di flora locale, promuovendo in questo modo la biodiversità.
“L'agricoltura urbana su piccola scala sta entrando nelle città di tutto il mondo, a Parigi, New York, Singapore – ha commentato Carlo Ratti, socio fondatore dello studio e professore al Massachusetts Institute of Technology – Ma la Jian Mu Tower la porta a un livello successivo”.
In regia l'agronomo virtuale
La Jian Mu Tower funzionerà grazie all'impiego di un agronomo virtuale il quale, facendo ricorso all’intelligenza artificiale, gestirà gli aspetti produttivi quotidiani, quali l’irrigazione e la nutrizione delle colture. Si tratta dunque di un sistema completamente autosufficiente e indipendente (o quasi) dall'uomo.
Gli altri progetti agricoli di Ratti
Lo studio Carlo Ratti Associati è già impegnato in progetti che incorporano i sistemi naturali e agricoli nelle strutture urbane. Tra questi il progetto Vitae, un complesso edilizio a Milano (attualmente in costruzione) legato a un vigneto accessibile al pubblico. A Singapore, invece, lo studio sta collaborando con Bjarke Ingels Group per costruire la CapitaSpring Tower per CapitaLand. L'edificio, alto 280 metri, presenta una foresta che si estende su più livelli e sarà anch'esso inaugurato a fine 2021. Ratti aveva anche progettato per Coop Italia il Future Food District di Expo Milano 2015.