Tra le aziende citate nella classifica delle prime 350 aziende italiane per crescita di fatturato tra il 2014 e il 2017 realizzata dal Sole 24 Ore e Statista c'è anche l'azienda campana Kaki Divano, che si è posizionata, con un tasso di crescita nel triennio analizzato del 35,65%, al 217esimo posto della graduatoria e al diciottesimo fra quelle del settore alimentare e delle bevande.
Tra le tendenze individuate dagli analisti nell'analizzare le aziende di quest'ultimo comparto, il rapporto sottolinea il boom del filone green e salutistico, il trionfo della qualità “assoluta”, nonché il “local batte global” che premia le tipicità. Tutti aspetti che in buona parte contraddistinguono, sostiene l'azienda in una nota, anche Kaki Divano, a partire dall'approccio sostenibile in campo “A parte la mosca mediterranea della frutta il kaki non teme molti attacchi parassitari. Il che consente di ridurre al minimo l'impiego di prodotti fitosanitari e di offrire al consumatore un prodotto salubre e a bassissimo impatto ambientale”.
Oltre alla salubrità, secondo l'azienda, la scalata dell'azienda dipende anche dalla valorizzazione della nutraceuticità di questi prodotti e dall’assortimento combinato di nuove e vecchie varietà. “Ricordiamo che L'Istituto Europeo di Oncologia annovera il kaki fra i primi 3 principali smartfood, insieme alle arance rosse e agli asparagi – continua l'azienda -. Nello specifico, grazie al suo alto contenuto in Fisetina, il kaki è stato classificato come prodotto longevity, in grado di prevenire malattie degenerative, quali ictus, ischemia, aterosclerosi cerebrale, diabete e ipertensione. E per rendere merito a queste proprietà, già dall’anno scorso, l’azienda ha evidenziato sulle sue confezioni il contenuto della benefica molecola”.
“In quanto alla gamma – conclude l'azienda – pur avendo introdotto, con peso significativo, la varietà di origine spagnola, Rojo Brillante e assecondare così nuovi target di consumo, Divano ha continuato a credere e a dare valore alle varietà tradizionali, quali kaki Tipo e Kaki Vaniglia (varietà tipica campana che non necessita di detannizzazione), proteggendo e favorendo una domanda di tipicità che non solo non accenna ad arrestarsi ma, come emerso dall’analisi del Sole, continua a crescere.