28 ottobre 2020

Kiwi Boerica: il segreto è nel processo

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Rompere con la tradizione per innovare e offrire al mercato un prodotto di una qualità superiore. È il caso di Geoplant Vivai, azienda vivaistica di Ravenna, che da una decina di anni ha optato, in relazione alla coltura del kiwi, per la coltivazione in ambiente protetto, in alternativa a quella a pieno campo, storicamente molto più diffusa e assodata.

Una scelta di processo che continua a rilevarsi premiante e vincente sotto diversi punti di vista. “Attraverso questa modalità – spiega Gianluca Pasi, responsabile estero delle piante da frutto – riusciamo a ottenere un prodotto di qualità superiore e in grado di competere a livello di costi con il prodotto classico di pieno campo”.

Grazie alla crescita in serra si vanno ad azzerare le principali infezioni che possono insistere sulle piante: quella derivante dai nematodi e da Pseudomonas Syringae, noti patogeni e nemici del kiwi. “Inoltre – aggiunge Pasi – sono piante che provengono da meristema, un’origine che garantisce un livello sanitario molto più alto rispetto alle piante provenienti da talea”. Valutazioni oggettive che vengono confermate dal kiwi Boerica*, varietà di punta del vivaio nonché tra le più apprezzate e coltivate d’Italia: una soluzione ottimale sia dal punto di vista della bontà che della resa produttiva.

Scoperta circa 20 anni fa come mutazione spontanea di Hayward, la varietà presenta un frutto più allungato rispetto ad Hayward, un residuo secco mediamente più elevato e una quantità di scarto nettamente inferiore. Queste caratteristiche diminuiscono le spese relative al diradamento e aumentano la resa netta commerciabile in maniera significativa. Caratteristiche virtuose a cui si aggiunge, grazie alla coltivazione in serra e all'assenza di agenti atmosferici come acqua, grandine e vento, una maggiore pulizia dal punto di vista sanitario.

Sebbene siano presenti da parte degli agricoltori ancora molte resistenze ad abbracciare scelte più moderne, con tale approccio Geoplant Vivai dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento per il mercato agricolo attraverso un metodo che migliora la struttura e la morfologia delle piante, controlla tutti i processi per la sicurezza sanitaria e produce una varietà eccellente dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo a prezzi estremamente competitivi.  Annualmente vengono prodotte circa 20mila – 25mila piante di Boerica in esclusiva per il mercato italiano, mentre altre varietà di kiwi come il classico Hayward non hanno limitazioni territoriali.

“Se vogliamo competere con la produzione Greca che è in costante crescita ormai da anni – conclude Pasi – noi vivaisti abbiamo il dovere di offrire varietà performanti sotto a tutti i punti di vista: resa produttiva, qualità del frutto e conservabilità ottimale, tute caratteristiche che devono necessariamente accompagnarsi a piante sane e morfologicamente ben fatte”.

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