Nelle nostre tavole si assiste a una rivoluzione continua con l’arrivo costante di nuovi cibi e prodotti, scelti anche per le sempre più performanti qualità nutraceutiche e organolettiche che rispondono alla crescente richiesta di frutti ad alto contenuto salutistico.
Il kiwi nelle sue differenti declinazioni varietali risponde a questo scenario nel quale il cibo è polisemico e non si limita a soddisfare una basilare esigenza nutrizionale ma copre altre sfere di interesse per il consumatore. Lo spiega Luca Fiorentini, responsabile agronomico del consorzio Kiwi Passion, specializzato in kiwi rosso e giallo.
Perché i produttori devono guardare al cambiamento e alle innovazioni varietali?
In un mondo in costante e rapido mutamento risulta fondamentale per qualsiasi imprenditore agricolo diversificare l’offerta anche abbracciando quelle che sono le innovazioni varietali disponibili. In particolare nel mondo del kiwi – che, nei primi due decenni del XXI secolo, ha decisamente vissuto una prima rivoluzione varietale tramite l’introduzione delle varietà a polpa gialla – si sta assistendo specialmente negli ultimi 4-5 anni a una potenziale seconda rivoluzione varietale che vede protagoniste le varietà a polpa rossa.
Per quali motivi bisogna puntare sull’innovazione varietale?
Innovare e rinnovare dovrebbe essere prioritario non solo per restare al passo con i tempi che inevitabilmente mutano, ma anche per cogliere nuove e concrete opportunità di mercato, specialmente nel settore del kiwi nel quale l’innovazione deve sapere rispondere alle sfide ambientali con cui l’actinidicoltura sta facendo duramente i conti. Infatti, gli aspetti più critici in questo momento per la coltivazione del kiwi in Italia sono la morìa, la gestione delle irrigazioni e la disponibilità idrica, un clima estivo torrido e inverni miti, oltre a diverse fitopatie e fisiopatie che possono compromettere le produzioni in qualsiasi momento.
I benefici della scelta rossa? Margini più alti?
La diffusione di questa varietà si inserisce in un contesto molto complesso, tra cambiamenti climatici e incertezza dei mercati a causa della difficile situazione economico-politica globale, ma è capace di offrire quella ventata di novità nel comparto del kiwi di cui c’è molto bisogno, poiché permette a chi investe oggi in questa nuova varietà di sfruttare ancora una fase in cui i prezzi di vendita del prodotto di Cat. 1 si attestano nettamente su valori superiori a quelli delle consolidate varietà a polpa gialla o verde.
Le particolarità del kiwi rosso?
Il Consorzio Kiwi Passion®, che detiene la licenza per la produzione e la commercializzazione della varietà di kiwi a polpa rossa Red passion in Europa, nel 2024 raggiungerà i 200 ettari di superfici produttive, con una commercializzazione prevista per il 2024-2025 di circa duemila tonnellate.
Se da un lato l’espansione di questa varietà sta incontrando il favore dei consumatori, i quali letteralmente si innamorano di questo prodotto che ricorda un frutto tropicale per la sua dolcezza e l’avvolgente consistenza al palato, dall’altro lato soddisfa gli imprenditori agricoli per il valore del ritorno di investimento e alcuni importanti e sostanziali vantaggi agronomici.
Quali sono le caratteristiche degli impianti del kiwi Red Passion?
Il sesto d’impianto più diffuso è il monocordone 1,5 x 4,5 m, oppure il doppio cordone 4,0 x 5,0 m dove la fertilità dei terreni è elevata. Tra le innovazioni possibili che il Consorzio Kiwi Passion sta sperimentando con risultati molto promettenti vi è anche il tendone a 1,0 x 4,5 m e la produzione in vaso (fuorisuolo).
Raccomandiamo sempre l’installazione sia di ala gocciolante (doppia o singola) per le fertirrigazioni e degli sprinkler per il raffrescamento estivo sia un maggior sviluppo degli apparati radicali.
Per ottenere risultati migliori è altresì importante l’ombreggiamento da maggio fino alla raccolta. La corretta sistemazione dei terreni, il montaggio delle coperture plastiche e dell’ombreggiante e la presenza di un impianto di irrigazione altamente performante sono fondamentali per la riuscita del progetto. Così come nei primi due anni è altamente consigliabile dedicarsi alla realizzazione della struttura delle piante (tronco, cordone) al fine di poter meglio sostenere una produzione che, in questo modo, già dal terzo anno dall’impianto può raggiungere il 60-80% della sua potenzialità massima.
Altre informazioni su questa coltura?
Il kiwi rosso deve essere posizionato necessariamente sotto coperture plastiche o in serra per 12 mesi l’anno. Questo aspetto che in prima analisi sembrerebbe uno svantaggio, soprattutto per i costi di investimento dei materiali, consente in realtà di operare in un contesto di coltura protetta e quindi di apportare i giusti apporti idrici in ogni stagione. Inoltre, essendoci una minor evapotraspirazione al di sotto dei teli, si riducono i volumi idrici anche del 30% rispetto al pieno campo.
Anche gli input di fertilizzanti al suolo possono essere notevolmente efficientati, non essendo la baulatura mai interessata dalle precipitazioni e, quindi, non soggetta a fenomeni di dilavamento e lisciviazione. Questa gestione controllata delle irrigazioni e del microclima, coadiuvabile anche attraverso l’installazione di sensoristica di precisione, fa sì che il fenomeno della morìa sia praticamente assente negli impianti di Red Passion. E, qualora fosse presente, sarebbe legato a fattori estrinseci come problemi di falda o di strati di argilla nel terreno non opportunamente dissodati, oppure a fenomeni alluvionali che potrebbero avere coinvolto gli appezzamenti.
La difesa antibrina più efficace?
La varietà Red Passion è una varietà a germogliamento precoce (metà marzo) e raccolta che si posiziona per tutto il mese di ottobre a seconda degli areali. Se è vero che il germogliamento precoce espone la varietà al rischio gelate, la presenza permanente della copertura permette una maggior efficienza dei sistemi antibrina. Infatti, sigillando completamente l’impianto è possibile accumulare maggiori calorie rispetto agli impianti aperti, utilizzando ad esempio candeloni a pellet, o irrorando acqua sopra i teli, o introducendo calorie nell’impianto distribuendo volumi contenuti di acqua di pozzo sulla baulatura.
L’investimento per la difesa antibrina è da mettere in conto specialmente negli impianti realizzati nel Nord Italia, ma esso viene ampiamente ricompensato dalla salvaguardia delle piante e dall’evitare sconvenienti alternanze di produzione nei casi di gravi danni.
Alcuni dati quantitativi sulla produzione?
Il kiwi Red Passion è una varietà particolarmente fertile: infatti ogni germoglio produce da 6 a 8 fiori, ciascuno dei quali è normalmente provvisto di 2 fiori laterali (quindi un singolo germoglio può arrivare a produrre fino a 24 fiori). La carica fiorale va pertanto opportunamente gestita mediante il diradamento manuale sia dei germogli, sia dei fiori tripli.
Il costo di questa pratica è comunque ampiamente compensato dalle rese finali che oscillano tra i 300 e i 400 quintali/ha nei casi di massima vocazionalità dell’impianto come terreni fertili e freschi, e temperature estive che non superano i 32°C, gestite anche grazie alle irrigazioni raffrescanti. Inoltre, la grammatura principale della varietà Red Passion oscilla tra gli 85 e i 105 grammi, in cui rientrano anche i calibri commercialmente più richiesti.
Il consorzio assicura anche l’assistenza tecnica?
Il Consorzio Kiwi Passion fornisce assistenza tecnica specializzata in fase progettuale e in fase produttiva sulle migliori tecniche da adottare in base al contesto aziendale specifico. Grazie ad un ottimo staff tecnico e un disciplinare tecnico di produzione che viene annualmente aggiornato sulla base delle nuove esperienze acquisite, vengono fornite le raccomandazioni agronomiche per mettere a frutto al massimo il proprio investimento.
Quali sono le difficoltà di questa coltura?
Non tutti i terreni o i climi sono idonei, anzi vanno scelti diligentemente. Inoltre, gli investimenti di realizzazione dell’impianto, se non vengono in parte coperti da qualche incentivo – come Ocm, Pnrr, Psr e altri – risultano sostenuti. Ad esempio, grazie al Pnrr, si stanno realizzando impianti coperti sotto strutture agrivoltaiche: fondi di questo tipo permettono così di coprire tutti o quasi i costi d’impianto, rendendo l’investimento sul kiwi Red Passion molto attraente, essendo una coltivazione che si avvantaggia dell’ombreggiamento nel periodo di massima insolazione e calura estiva.
Inoltre, non si dimentichi che la tecnica agronomica è fondamentale per ottenere risultati produttivi all’altezza degli investimenti: il disciplinare tecnico viene fornito a tutti i soci produttori iscritti al Consorzio Kiwi Passion appunto perché determinate pratiche vengano necessariamente condotte in momenti specifici del ciclo colturale, secondo le opportune modalità. In estrema analisi, un produttore di kiwi rosso risulta essere quindi un coltivatore altamente specializzato, che non lascia nulla al caso, anzi, controlla in ogni momento i fattori di produzione per ottenere il massimo in termini di qualità e resa.