Quest’anno il kiwi è stato uno dei protagonisti del Macfrut. Prima il Summit mondiale che ha aperto di fatto la manifestazione, martedì 24 settembre, e poi giovedì 26, con la presentazione da parte di Jingold di tre nuove varietà che si apprestano ad essere sperimentate in tre distinte aree geografiche italiane su una superficie di circa 35 ettari.
«Purtroppo i raccolti anticipati e la poca coesione tra i produttori italiani hanno reso il kiwi una commodity. Questo non deve più succedere. Dobbiamo sederci tutti intorno a un tavolo e valorizzare il nostro prodotto». Questo uno dei passaggi più importanti del discorso introduttivo di Patrizio Neri, presidente di Jingold, secondo il quale bisogna puntare sulla qualità, la politica di marca e la segmentazione, per continuare il buon lavoro già svolto sui mercati esteri, in particolare quello asiatico.
All’interno di questa strategia si inseriscono quindi le nuove varietà delle quali l’azienda cesenate ha acquisito l’esclusiva: Jinyan, a polpa gialla, ha un’elevata produzione e un calibro grande, con un ‘epoca di raccolta simile alla varietà più diffusa in Italia, vale a dire la Hayward. Z5Z6, a polpa verde, è il nome della seconda varietà: buona produzione, calibro sempre grande ed elevato contenuto zuccherino (18°Brix). Infine l’ultima cultivar, quella che forse ha incuriosito maggiormente i tanti partecipanti al convegno: Dong Hong. È un kiwi a polpa rossa, ancora poco noto nel nostro paese, dal quale ci si aspetta molto. Calibro più piccolo rispetto ai due precedenti, raccolta precoce (settembre), elevato gradu zuccherino e ottima shelf life.
E la tolleranza alla PSA? È stata una delle prime domande rivolte a Cristina Fabbroni, responsabile tecnico del Consorzio Kiwigold del Consorzio Kiwigold, da parte dei produttori presenti: per ora i test, attraverso il progetto sperimentale Kiwinova, hanno dimostrato un’ottima tolleranza. Non resta che attendere la campagna 2015/2016.
Fonte foto: www.agricoltura24.com