“In Veneto – sottolinea il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione della pubblicazione del Report di Veneto Agricoltura sull’andamento del comparto agricolo veneto nel 2022 – abbiamo oltre 83mila aziende agricole, il 7,3% di tutte le aziende agricole italiane. Possiamo dire, con orgoglio, che oggi sono perlopiù i giovani a rappresentare il settore, con un contributo importante nell’innovazione, fatta anche di digitalizzazione e informatizzazione, in un settore ritenuto talvolta solo legato agli aspetti più tradizionali e meccanici delle colture. Invece oggi la competitività passa per l’innovazione: il valore nei mercati delle produzioni agricole è infatti dato anche dalla capacità delle aziende di “raccontare” il prodotto, in tutti i suoi aspetti. Sostenibilità, ecologia, proprietà organolettiche, ma anche quel patrimonio intangibile e straordinario che lega i prodotti del Veneto con la propria storia. Quella civiltà contadina che ha saputo guardare al futuro mantenendo salde le proprie radici. Ed ecco quello che si può considerare se non un miracolo un risultato d’eccezione: nel 2022 l’agricoltura veneta ha saputo generare un valore della produzione di circa 7,7 miliardi di euro, un valore mai raggiunto prima, in aumento di circa il 18% rispetto al 2021. Un grande risultato fatto di giovani, di imprenditoria femminile, di storie di coraggio e innovazione”.
01 febbraio 2023
L’agricoltura veneta vale 7,7 miliardi
62
Vale 7,7 miliardi di euro il comparto agricolo veneto nel 2022, un dato importante che segna addirittura un +18,4% sul 2021. Ad incidere maggiormente su questo valore non è tanto l’incremento delle produzioni quanto piuttosto l’aumento generale dei prezzi di mercato dovuto all’instabilità economica mondiale causata da una serie di fattori quali la guerra in Ucraina, l’aumento dei costi di produzione e dell’energia, l’inflazione, ecc.
Come conseguenza, l’annata agricola 2022 nel Veneto registra buone performance sia per le coltivazioni erbacee (+10,9%) che legnose (+29,1%), mentre il settore zootecnico mostra un calo delle quantità prodotte, controbilanciato però proprio dall’incremento dei prezzi di mercato, con il valore della produzione che si stima in aumento del +18,1%.
Da parte sua, l’Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, intervenuto alla conferenza stampa, ha ricordato che “i numeri dell’intero settore agricolo veneto raccontano la tenacia e la capacità di resilienza di imprenditori e filiere che non si sono mai arresi di fronte alle difficoltà degli ultimi due anni. La pandemia, il conflitto russo-ucraino, il cambiamento climatico. Tre sfide che hanno minato pesantemente la tenuta del comparto, ma non hanno inficiato la crescita della produzione agricola lorda, che nel 2022 ha raggiunto un valore di 7,7 miliardi di euro. Un risultato raggiunto anche grazie al contributo della Regione, che sotto il profilo finanziario, strategico ed operativo ha sempre supportato le imprese agricole venete attive e i suoi 76mila addetti. Nel disegno regionale i fondi pubblici rappresentano un importante sostegno al settore primario. Nella programmazione 2023-2027 della Pac avremo a disposizione circa 500 milioni l’anno, quota importante che andrà ad alimentare la competitività delle nostre imprese agricole, sempre più orientate verso la sostenibilità e l’innovazione. Ora la vera sfida è anche quella di tutelare tutte le nostre produzioni, affinché il ‘Made in Veneto’ non rimanga solo un bello slogan sulla carta, ma diventi un vero e proprio brand capace di comunicare e assicurare qualità e autenticità di quello che di buono e sano viene prodotto nel nostro territorio”.
I principali risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2022 dai diversi comparti dell’agricoltura veneta, sono presentati questa mattina da Alessandra Liviero, responsabile dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, in occasione della prima giornata di “Fieragricola Tech” in corso di svolgimento oggi e domani a Verona, presenti l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, e il direttore dell’Agenzia regionale, Nicola Dell’Acqua.
Per le orticole, gli investimenti hanno tenuto e sono stati registrati leggeri incrementi per la patata (3.500 ha, +1,4%), il radicchio (4.650 ha, +2%), la lattuga (1.100 ha, +2,6%) e la fragola (370 ha, +2%); crescite maggiori per asparago (1.830 ha, +4%), zucchina (1.570, +10,5%), aglio (+14,5%). In calo invece le superfici coltivate a meloni (-13,6%), carote (-8,4%), fagiolini (-16,8%) e cocomeri (-12,8%).
Per le frutticole, è stata un'ottima annata per tutte le produzioni, con rese in netto rialzo rispetto alla sfortunata stagione 2021: melo (+71,4%), pero (+415,6%), pesco (+669,6%), kiwi (+327,3%), ciliegio (+52,8%) e olivo (+495%). I prezzi unitari hanno avuto variazioni altalenanti, mentre le superfici investite a frutteti sono in calo di circa il 3% a livello regionale.
Il Report “Prime valutazioni sull’andamento del comparto agroalimentare veneto 2022” può essere scaricato dal seguente link: https://bit.ly/3WSS5oF
Fonte: Veneto Agricoltura