Il rosso dona all'albicocca. E il consumatore, soprattutto straniero, spende fino al 35% in più rispetto alla versione tradizionale in arancione. Non è un sondaggio, ma i numeri della campagna 2021 di Apofruit Italia che l'anno scorso ne ha venduto 800 tonnellate. Il 70% acquistata nella Gdo estera. Sono numeri entusiasmanti quelli presentati oggi in una conferenza stampa a Fruit Logistica dai rappresentanti della cooperativa cesenate che hanno sottolineato tutti i punti di forza della varietà rossa.
Per il 2022 obiettivo 3.000 tonnellate
Alzano il tiro da Apofruit. Marcello Guidi, responsabile commerciale per il mercato estero per il progetto albicocche, durante la presentazione ha evidenziato l'obiettivo per il 2022: 3.000 tonnellate. I mercati più significativi? Vince la Germania con l'80%, seguita da Scandinavia (15%) e Gran Bretagna (5%). Una linea premium che sta dando, e da cui ci si aspettano, forti risultati. “Da giugno a settembre 2022 – ha sottolineato Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit – allargheremo per il secondo anno consecutivo ad altri Paesi la commercializzazione dell’albicocca rossa”. Siamo nei piani alti: “A pieno titolo nella fascia premium per uno dei frutti più emblematici dell’estate”.
I consumatori disposti a spendere il 35% in più
Si vuole più che triplicare il risultato dell'estate 2021 quando sono state commercializzate 800 tonnellate di prodotto nella Gdo estera (70%) e italiana (30%). Il dato centrale è il prezzo riconosciuto dai consumatori: “mediamente superiore del 35% rispetto alle cultivar gialle“. L'effetto cromatico ha un suo impatto: “Il colore rosso è più accattivante per gli occhi”, senza dimenticare “le proprietà organolettiche superiori”. Si punta, oltre ai tre Paesi principali, anche a Svizzera, Belgio, Olanda e altri mercati”.
Marcello Guidi ha fatto il punto sulle nuove tendenze: “Le preferenze del moderno consumatore di albicocche sono sempre più orientate verso questo speciale gruppo varietale, che copre di fatto tutta la stagione estiva con frutti dal grado brix mediamente superiore almeno di 2 o 3 gradi rispetto alle cultivar a polpa gialla. Ottime, inoltre, rimangono tutte le proprietà organolettiche”. Con questi risultati i produttori stanno aumentando la produzione: “In tutte le aree più vocate, dal nord al sud Italia”. Oltre l'Emilia-Romagna gli areali interessati sono Basilicata e Puglia.
Packaging dalla plastica al cartone
Novità anche per il packaging. “I vassoi in plastica dello scorso anno – ha sottolineato Guidi – saranno rimpiazzati, nella nuova campagna, da vassoi e mini-shopper in cartone, entrambi da 500 grammi. Prosegue con azioni concrete l’impegno nella direzione dell’ecosostenibilità e nella riduzione dell’impatto ambientale”.
Il progetto vede la sinergia con Agricola Guidi, la collaborazione risale al 2019, ed è gestito da Mediterraneo Group, la società del gruppo Apofruit che associa anche altre imprese. Roberto Guidi, direttore commerciale di Agricola Guidi, è sempre più convinto della scelta rossa: “Rappresenta una nuova eccellenza made in Italy che puntiamo a esportare sempre più in diversi Paesi del mondo, Europa in primis. La sua croccantezza e la sua ridotta acidità, unita a una dolcezza mai vista su questo frutto, hanno già conquistato i palati di tanti consumatori. Tuttavia, siamo soltanto all’inizio di questo progetto e ci sono tutti i margini per fare molto di più, allargandoci contestualmente su nuovi mercati”.