27 agosto 2021

L’orto dei principi, il progetto che riscatta il Foggiano

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Il Corriere, non a caso, ne ha parlato nella rubrica “Buone notizie”. Si tratta di Seminamenti-orto dei principi, il progetto di agricoltura sociale della cooperativa Attivamente di San Severo (Foggia) il cui intento è riabilitare un territorio troppe volte funestato da criminalità, caporalato, lavoro nero. In un terreno suddiviso in piccoli appezzamenti monocoltivazione, oltre a pomodori, insalate, melanzane, zucchine, dunque si coltiva anche il riscatto di coloro in cerca di nuove opportunità.

Gli ultimi arresti a giugno

Solo lo scorso giugno, nel Foggiano, un'operazione anticaporalato aveva dato vita a sette misure cautelari: tre persone erano finiti in carcere, quattro ai domiciliari. Sottoposte a controllo giudiziario, erano risultate coinvolte cinque aziende agricole del territorio. I carabinieri avevano accertato che i braccianti venivano reclutati dai caporali nei ghetti di Borgo Mezzanone e nel Gran Ghetto di Rignano, dove vivono migliaia di stranieri che lavorano nei campi del Foggiano. I migranti erano sottoposti a turni di lavoro durissimi, oltretutto senza cibo e senza acqua e venivano pagati cinque euro all’ora. Inoltre i 150 braccianti agricoli sfruttati nei campi della provincia di Foggia erano costretti a pagare cinque euro al conducente per essere accompagnati sul luogo di lavoro.

A lavoro Neet, volontari e giovani

L’orto dei principi naturalmente non è risolutivo, ma nel suo piccolo contribuisce a migliorare la situazione. Per esempio si è rivelato uno strumento efficace per il reinserimento lavorativo anche dei cosiddetti Neet, coloro che non studiano e non lavorano. Ma a lavoro ci sono anche volontari di tutte le età: durante i momenti più duri della pandemia sono stati loro a organizzare le consegne a domicilio degli ortaggi “etici, solidali e buoni”. Dall'esperienza positiva è nato un altro progetto, che patirà in autunno: un servizio delivery con bici elettriche, che sarà anche un’opportunità di lavoro per i giovani, ma anche un mezzo per contrastare lo sfruttamento, poiché i consumatori, acquistando responsabilmente, contribuiscono ad accrescere legalità e speranza. I frutti dell'orto dei principi sono venduti anche al Mercato della Terra di Slow Food di San Severo.

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