11 novembre 2012

La ciliegia di Vignola diventa IGP. Cambiamenti e opportunità

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L’8 novembre è arrivata l’ufficialità da parte dell’Unione Europea: la ciliegia di Vignola ottiene il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta). L’area che va quindi dal tratto pedemontano del fiume Panaro fino ai 950 metri in diversi Comuni delle Province di Modena e Bologna ottiene un riconoscimento molto importante a livello europeo per la produzione di uno dei suoi frutti più noti in Italia e all’estero. È un comprensorio che annovera più di 2000 aziende e poco meno della metà fanno parte del Consorzio di tutela. Salgono, per altro, a 36 i prodotti emiliano-romagnoli che hanno ottenuto dall’UE il riconoscimento IGP o DOP.

È un cambiamento che interesserà la produzione già a partire dalla prossima campagna che partirà a maggio del 2013 e che comporterà importanti cambiamenti, prima fra tutte l’impossibilità di essere commercializzata se non affiancata dal marchio IGP. “Gli agricoltori che marchieranno il prodotto – ha dichiarato Walter Monari, direttore del Consorzio, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena – dovranno seguire il disciplinare, sottostare a controlli e utilizzare l'imballaggio con il logo della ciliegia Igp”. Non solo: come ha sottolineato il direttore del Mercato agroalimentare all'ingrosso di Vignola, Stefano Zocca, non solo diventa fondamentale attivare con serietà il meccanismo dei controlli, ma anche far sì che più produttori possibili entrino a far parte di questo importante circuito. I motivi sono molti e tra i principali la possibilità di rimanere all’interno dei finanziamenti UE e il consolidamento sui mercati internazionali.

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