09 febbraio 2021

La conferenza Stato-Regioni dà il via libera al Sipa

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Digitalizzazione dell'identificazione delle parcelle agricole del territorio nazionale che faciliteranno la presentazione da parte degli agricoltori delle domande di aiuto in formato grafico e l'esecuzione, da parte delle amministrazioni, delle attività di gestione e di controllo. È questo l'obiettivo del Sipa (Sistema unico di identificazione delle parcelle agricole) diventato legge con la conversione del decreto Semplificazioni e sulla cui attuazione è stata raggiunta oggi l'intesa in Conferenza Stato-Regioni.

Un supporto nella presentazione delle domande di aiuto

“Il Sipa rappresenta una innovazione tecnologica importante per la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi in agricoltura – dichiara il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate, che ha partecipato per il Mipaaf in videoconferenza alla seduta odierna – Gli agricoltori saranno facilitati nella presentazione delle domande di aiuto e dovranno confermare o aggiornare annualmente il proprio fascicolo aziendale che, a partire dal 2022, conterrà anche le informazioni relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni nell'ambito del Quaderno di Campagna”.

Sistema unico di identificazione delle parcelle agricole

Il Sipa è un registro unico nazionale di tutte le superfici agricole e si basa sull'archivio di ortofoto digitali provenienti dalle riprese aree o satellitari del territorio che consente di acquisire i dati qualitativi e quantitativi, articolati in parcelle agricole e rappresentati su un sistema di informazione geografica territoriale. Sarà Agea a realizzare e aggiornare il Sipa attraverso tecniche di interpretazione delle ortofoto e delle immagini satellitari nonché in base all'esito dei procedimenti amministrativi autorizzativi e dei controlli svolti sul territorio, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica dei sistemi digitali che supportano l'utilizzo di applicazioni grafiche e geospaziali. L'aggiornamento dell'intera superficie agricola nazionale, mediante tecniche di fotointerpretazione su ortofoto ad alta risoluzione, avverrà con cadenza almeno triennale.

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