01 ottobre 2020

La Grande Bellezza Italiana: kiwiberry, digital marketing e tv per l’autunno

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New entry per il portafoglio di prodotti di La Grande Bellezza Italiana, la rete di imprese costituita due anni fa da sei storiche aziende ortofrutticole di varie regioni d’Italia e con diversa specializzazione, ovvero Bergonzoni, Coofrutta, Op Joinfruit, Op Geofur, Odorizzi e Perusi.

Con il kiwiberry salgono a 19 le specie ortofrutticole prodotte e commercializzate da La Grande Bellezza Italiana. Il socio specializzato nei berry è Op Joinfruit, che lo produce nella zona di Saluzzo a 400 metri di altitudine. Il kiwiberry è commercializzato in una confezione da 150 grammi: packaging 100% compostabile in fibra di mais, termosaldato, con possibilità di pellicola in Pla ed etichetta anch'essa compostabile, come  quanto fatto in estate col mirtillo.

“Abbiamo disponibili 30 mila chili di bacche – dichiara Stefania Mana, commerciale della rete – Se le vendite procederanno come da programmi, la campagna si dovrebbe concludere intorno alla fine di ottobre”.

Ai nastri di partenza anche la campagna della melagrana varietà Wonderful e della susina Angeleno.

Leonardo Odorizzi, socio della rete, spiega: “La nostra melagrana viene raccolta direttamente nelle campagne pugliesi e va in consegna ai clienti 100% bollinato. Il risultato del 2019 ci fa ben sperare anche per la nuova campagna, perché  la melagrana pugliese è un trionfo di italianità: La Grande Bellezza Italiana è  garanzia di origine italiana. Tramite il Qr Code, apposto su tutte le nostre confezioni e linkato alla pagina del sito I nostri prodotti, aiutiamo il consumatore a conoscere qualcosa in più di come produciamo la melagrana nel rispetto delle epoche di maturazione e dell’ambiente e di come consumare i frutti”.

Disponibilità di 80 mila quintali di susina Angeleno. Coltivata in Piemonte, in Veneto e in Emilia Romagna, la susina è stata raccolta nel rispetto dei tempi di maturazione per un miglior equilibrio tra gusto, tenuta e salubrità. Le susine sono vendute in confezione chiusa in R-Pet da nove frutti bollinati e sfuse in padella, sempre con frutti 100% bollinati. Grazie alla ottima tenuta in cella della varietà, la campagna si può protrarre fino alla fine di novembre.

Nel frattempo sono entrate nel vivo le campagne di uva, pere, mele e radicchi – che rappresentano oltre un terzo dei volumi complessivamente commercializzati all’anno dalla rete, pari a 170 mila tonnellate di prodotto. Tali campagne da ottobre si arricchiranno per l’ingresso delle linee Igp, ovvero uva di “Puglia Igp” disponibile sino alla fine dell’anno, mela “Cuneo rossa Igp” disponibile sino a maggio con Gala, Braeburn, Fuji e Red Delicious e “radicchio di Verona Igp” sino ad aprile.

“Stiamo riscontrando una buona crescita di interesse verso i nostri prodotti, con attivazione di rapporti di fornitura anche all’estero – dichiara Antonio Cipriani, presidente della rete – probabilmente frutto anche del recente intenso lavoro di comunicazione. Siamo orgogliosi di essere stati tra gli espositori pionieri della prima fiera virtuale italiana. Al di là degli incontri e dell’attività commerciale sviluppata, Macfrut Digital per noi ha costituito la molla per realizzare un intenso piano di comunicazione: rinnovamento del sito e  una campagna di digital marketing non solo per valorizzare e promuovere il “fatto in Italia”, ma anche per stabilire un rapporto più solido e duraturo con i nostri clienti. Stiamo raccogliendo i primi risultati con un aumento deciso di visite al sito e un incremento di engagement sui canali social de La Grande Bellezza Italiana. Risultato, nuovi clienti e nuovi contatti”.

A veicolare la diffusione del progetto e la visibilità de La Grande Bellezza Italiana anche la recente partecipazione televisiva di Bergonzoni Frutta, socio specializzato nella produzione di pere in Emilia Romagna, che è stato il protagonista dello speciale pere nella puntata del 20 settembre di “L’ingrediente perfetto, il nuovo programma settimanale di cucina di La7, in onda tutte le domeniche, condotto da Roberta Capua.

La forza delle rete sta proprio nell'effetto sinergico e moltiplicatore delle diverse attività portate avanti dai singoli, nel mettere insieme esperienze, competenze e risorse con conseguenti maggior capacità di risposta al mercato e di accesso all'innovazione.

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