30 luglio 2020

La Grande Bellezza Italiana si rifà il look

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La Grande Bellezza Italiana è pronta a partire con le campagne di pere, mele e radicchi, che rappresentano circa un terzo dei volumi complessivamente commercializzati all’anno dalla rete di imprese.
A fare il punto generale della situazione è Leonardo Odorizzi, socio e titolare della omonima società: “Quelli in partenza sono tra gli articoli più forti che la nostra rete offre, non solo per volumi, ma anche per continuità delle forniture e per la presenza del logo europeo Igp, mi riferisco alla mela Cuneo rossa Igp e al radicchio di Verona Igp. La Grande Bellezza Italiana è il nome della nostra rete d’impresa, l’unica esistente nel panorama ortofrutticolo, ma è anche il marchio con cui valorizziamo i prodotti messi in comune dalle 6 aziende partecipanti all’innovativo progetto di aggregazione commerciale, marchio che viene utilizzato in co-marketing con i cinque loghi Igp di cui abbiamo avuto l’uso, a garanzia del legame tra origine e qualità”.

Entrando nello specifico, Fabio Bergonzoni, titolare di Bergonzoni Frutta, lo specialista di pere della rete, dichiara: “Questa settimana è partita la campagna pere con Carmen, la cui raccolta si è appena conclusa, mentre è ancora in corso quella di Santa Maria. Entrambe le pere estive presentano elevata qualità. L’offerta complessiva di pere de La Grande Bellezza Italiana è di circa 15mila tonnellate, con William e Abate come cultivar predominanti. La zona di produzione è l’Emilia Romagna e una parte del Veronese, ovvero le aree tradizionalmente più vocate a questo frutto”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda le mele, lo specialista è la piemontese Op Joinfruit, con circa 40mila tonnellate annue disponibili per la rete. La commerciale Stefania Mana spiega: “Dall’inizio di agosto partirà la raccolta della Gala di pianura dei nostri soci Coofrutta, mentre da metà di agosto ci spostiamo in Piemonte con la nostra Gala IGP. Da lì la raccolta proseguirà con Braeburn, Fuji e Red Delicious, tutte commercializzate in co-marketing col marchio Cuneo rossa Igp”.
Il retista specialista del radicchio è la veneta Op Geofur, la cui Ceo Cristiana Furiani dichiara: “Siamo presenti sul mercato 12 mesi l’anno con tutta la gamma di radicchi, potendo contare su produzioni che vengono non solo dal Veneto, ma anche da Sicilia, Marche, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige (parliamo delle tipologie lungo, variegato e tondo). Poi da ottobre, come da disciplinare di produzione, partirà la commercializzazione anche del radicchio di Verona Igp, del variegato di Castelfranco Igp e del radicchio Treviso tardivo e precoce Igp, che rappresentano il cuore della nostra offerta, questi naturalmente tutti prodotti veneti”.

Oltre a lavorare solo prodotti italiani selezionati dalle migliori zone di produzione, un’altra caratteristica specifica di La Grande Bellezza Italiana è il packaging. Come ricorda Antonio Cipriani, presidente della rete, “tutti i nostri prodotti sono lavorati in confezioni capaci di esaltarne l’italianità, attraverso il tricolore e il nome del brand, e la freschezza, il tutto nel rispetto dell’ambiente. La scelta della confezione chiusa si è dimostrata vincente specie negli ultimi mesi, quando causa Covid-19 è aumentata la richiesta da parte della Gdo, nostro principale cliente, di soluzioni capaci di garantire rapidità di acquisto e igiene. Privilegiamo materiali riciclati e riciclabili come R-Pet, e naturali come il cartone e la fibra di mais, usati per i vassoi, e il PLA per i film. In particolare, la principale soluzione offerta per mele e pere è il vassoio in cartone 4 frutti bollinati con film biodegradabile in PLA, mentre per i radicchi abbiamo vassoio, conchiglia e borsine con manici, tutto realizzato in R-Pet. Stiamo però studiando soluzioni in cartone, capaci di resistere alla maggior umidità della verdura a foglia. I nostri packaging, oltre ad essere ecosostenibili, sono anche comunicativi, essendo dotati di QR Code che rimanda al nostro sito per maggiori info sui diversi prodotti”.

A proposito di sito, in luglio è maturata la decisione dalle sei imprese della rete di partecipare al Macfrut Digital, scelta che ha fatto da leva per una generale remise-en-forme degli strumenti di comunicazione della Grande Bellezza Italiana. “Dopo il positivo riscontro registrato al Macfrut l’anno scorso – spiega Cipriani – abbiamo deciso di testare la nuova formula digitale, anche perché il Covid-19 ha segnato un cambiamento epocale e crediamo che gli incontri da remoto con gli operatori trade saranno sempre più frequenti in futuro. La fiera per noi è una opportunità per misurarci con la dimensione digitale ed è stata lo stimolo per ideare nuovi materiali di presentazione e rivedere quanto fatto sino ad ora. In particolare, abbiamo provveduto a un leggero restyling del sito, rinnovato nel menù e nei contenuti per essere più chiaro e immediato, e stiamo implementando il lavoro sui social, per essere più vicini ai bisogni delle persone, sempre più attente e desiderose di scoprire cosa c’è dietro agli alimenti che portano sulla tavola. A ottobre compiremo due anni e vogliamo spengere le candeline con l’abito più bello e festeggiare nuovi traguardi”.

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