La IV gamma è in salute. Le insalatone arricchite sono sempre più consumate dagli italiani. Parlano i numeri: nel 2019 le vendite sono cresciute in valore del 10,8% e i volumi del 15%. Bene anche le zuppe fresche con un + 6,8% nel valore e + 7,2% nei volumi. Il settore regala soddisfazioni e le aziende investono in innovazione per sfornare nuove “ricette” e nuovi “contenitori” e soprattutto fanno aumentare, senza fare concorrenza ai prodotti tradizionali, il consumo dei prodotti dell’ortofrutta. Una risposta alla mutazione dei consumi.
Da Berlino un messaggio alla politica
Gli imprenditori brindano per i dati, ma sono molto attenti alle sfide del mercato e chiedono maggiore attenzione ed atti concreti dalla politica. Obiettivo che intendono raggiungere con un piano di proposte che hanno presentato (insieme ai dati) a Berlino, nell’area congressi dell’Italian Fruit Village a Fruit Logistica 2020, nel convengo organizzato da UNAPROA (l’associazione del mondo della prima gamma evoluta e della quarta gamma) e dedicato alle “Prospettive evolutive della quarta gamma nell’OCM ortofrutta”.
Imballaggi eco-friendly e risparmio idrico
Anche a Fruit Logistica, cosi come a Marca (vedi l’articolo), e in tutti gli appuntamenti e convegni di settore risuona la parola sostenibilità. Un’attenzione presente anche tra i protagonisti del settore: “Utilizzando tecniche all’avanguardia che preservano la naturalità e la salubrità dei vegetali, dal campo agli stabilimenti, con l’impiego di personale altamente specializzato – ha detto Felice Poli, legale rappresentante di UNAPROA –e l’utilizzo di processi di efficientamento per ridurre i consumi idrici ed energetici”. Oltre la riduzione dello spreco è interessante il lavoro fatto sulla mobilità elettrica in serra: “dove si stanno impiegando delle macchine a emissioni zero”. Si traduce in risparmio di emissioni nocive globali, ma anche sui prodotti e sui polmoni dei lavoratori. Un aspetto spesso trascurato, ma richiesto da alcune insegne estere. Senza contenitore non esisterebbe la IV gamma, per cui: “Un’attenzione particolare è rivolta all’introduzione di imballaggi eco-friendly, anche con l’impiego di materiali compostabili e biodegradabili”. Il consumatore sposa il pronto da consumare, ma di qualità. Anche negli aspetti ambientali.
Riconoscimento OP: “È fondamentale”
Passi verdi, ma gli imprenditori hanno un’urgenza: “Il nostro percorso virtuoso del sistema organizzato in OP è giusto che sia riconosciuto anche dalla parte Pubblica”. In concreto le proposte riguardano “l’attuazione dei Programmi Operativi e i parametri nazionali per il riconoscimento delle OP”. Più in dettaglio Melveno Bosca, dirigente UNAPROA, ha sottolineato: “è essenziale prevedere nuovi interventi da attuare nei Programmi Operativi che favoriscano l’introduzione di soluzioni che vadano incontro alle indicazioni del Green Deal europeo, quali l’adozione di nuove tecnologie per gli imballaggi primari e secondari”. C’è da finanziare la sostenibilità. E sulle aggregazioni se si richiedono più associati – prosegue Bosca – “c’è da ricordare che i nostri rappresentano un elevato valore della produzione commercializzata”. In altri termini: pochi ma buoni. Quindi non si metta in discussione l'aggregazione.