Calano i consumi di latte fresco, mele, pere e vino, complessivamente tutti tra il 3 e il 4%, mentre crescono quelli degli alimenti pronti. Secondo l’analisi di Coldiretti, sulla base dell'elaborazione dati di Ismea/Gfk-Eurisko sui consumi alimentari del 2012, emerge, infatti, che se la verdura sfusa cala in quantità, continua in Italia ad avere successo, invece, la vendita dei prodotti ortofrutticoli in busta, la cosiddetta IV gamma.
Nel 2012 sono stati spesi oltre 700 milioni di euro in questo segmento pari a 90 milioni di chili: la richiesta di verdura pronta all’uso si è triplicata negli ultimi dieci anni. Tra le ragioni indicate, il risparmio di tempo senza rinunciare a prodotti genuini e salutari. Tra i più acquistati insalate, carote, pomodorini, ma, sempre secondo Coldiretti, cominciano a diffondersi sempre più il consumo di vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, che oltre ad andare incontro all’esigenza di risparmiare tempo sembra comare la domanda di richiesta di snack più salutari. Il consumatore tipo è il single secondo l’Organizzazione degli imprenditori agricoli, che rappresentano una popolazione di circa sei milioni nel nostro paese.
Fonte: Agi.it