05 settembre 2016

La risposta della Gdo ad Amazon? La multicanalità

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Che Amazon, con l’ingresso nel mondo alimentare, fresco incluso, attraverso le piattaforme Prime Now o, in alcuni Paesi, con quella denominata Fresh, abbia di fatto aperto la sfida allo strapotere della Gdo nel mondo alimentare è ormai un dato di fatto. C’è chi si organizza in modo autonomo, chi si allea con il colosso americano dell’e-commerce, come successo recentemente anche in Italia con U2/Unes e NaturaSì.

Sulle pagine di Italia Oggi, Sandro Castaldo, professore di economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di economia aziendale della Bocconi di Milano, ha commentato la situazione di un mercato in grande fermento, che vede i grandi player della grande distribuzione organizzata scegliere strategie differenti per fronteggiare un colosso come Amazon che ora, anche nell’alimentare, compreso il fresco e freschissimo, comincia seriamente a far paura.

La caratteristica dei pure player come Amazon è che hanno solo la parte di e-commerce e non il punto vendita, dall'altra parte la grande distribuzione organizzata ha i negozi fisici ma molto spesso non ha la parte di e-commerce, e quindi ci troviamo in una situazione di monocanalità da ambo i lati».

Il risultato? C’è chi apre siti di e-commerce e chi, invece, opzione che i professore della Bocconi definisce più interessante, integra il canale fisico  con quello virtuale creando un’esperienza di acquisto “senza barriere” definita di omnicanalità.

 

“Da un lato, infatti, c'è chi preferisce fare la spesa di persona e avere la comodità di riceverla a domicilio, soprattutto per i prodotti freschi che richiedono di essere verificati, ma c'è anche chi vuole fare la spesa da casa o dall'ufficio e passare poi a ritirarla in negozio”.

Di esempi, anche in Italia, ce ne sono molti: da Auchan che ha puntato sull’opzione clicca e ritira a Carrefour. “Queste sono le due risposte tipiche, chiaramente chi si è organizzato in entrambi i modi può anche dare il servizio combinato” commenta sempre il professor Castaldo su Italia Oggi.

La terza soluzione è proprio quella sviluppata da U2/Unes e NaturaSì in Italia in partnership con Amazon Prime Now, che ricalca quanto fatto anche da Morrisons in UK, che rappresenta un esempio di multicanalità ideale sfruttando la vicinanza fisica dei punti vendita nei confronti dei clienti.

È in atto, quindi, un tentativo da parte del retail tradizionale di colmare il gap presente nei confronti dell’e-commerce, anche se occorre tener ben presente la complessità ed eterogeneità del territorio italiano.

In provincia il retail fisico è difficile da scalzare – conclude Castaldo – mentre in contesti metropolitani c'è una clientela più aperta al digitale; serve quindi analizzare il viaggio del consumatore nelle diverse realtà per capire cosa vuole il cliente e trovare le soluzioni adatte”.

Fonte news: Italia Oggi

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