Agea migra sul cloud nazionale attraverso la re-ingegnerizzazione del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) per sviluppare applicazioni con metodologie più moderne e scalabili e per gestire con maggiore efficienza i picchi di attività legati alle scadenze dei bandi e all’elaborazione di grandi volumi di dati.
Inoltre, adottando le tecnologie più avanzate, secondo il principio cloud first, in linea con i principi di tutela della privacy e con le raccomandazioni delle istituzioni europee, l’infrastruttura digitale di Agea risponde così anche agli attacchi informatici, garantendo continuità e qualità nella fruizione di dati e servizi.
Verso la transizione digitale
Con la migrazione al polo strategico nazionale, Agea conferma il suo ruolo di amministrazione duttile, capace di reagire alle sfide presenti e future a cui il sistema agricolo è e sarà chiamato nei prossimi anni, mettendo in campo politiche lungimiranti e innovative: la transizione digitale permette di fornire strumenti sempre più evoluti per il monitoraggio delle attività agricole, la gestione delle risorse naturali e l’ottimizzazione dei processi decisionali.
La rapidità nell’elaborare e distribuire dati aggiornati consente poi di rispondere tempestivamente a eventi imprevisti, come emergenze climatiche, o nuove regolamentazioni e di pianificare interventi strategici con maggiore precisione.
Il commento del direttore Fabio Vitale
“Abbiamo creato le condizioni per uniformare quanto gestito dai diversi organismi pagatori regionali” afferma il direttore di Agea Fabio Vitale. E continua “questo rappresenta un grande successo per la politica agricola nazionale perché grazie alle nuove potenzialità, affidabilità e sicurezza che il nuovo Sian ha raggiunto con il trasferimento sul cloud, abbiamo superato i limiti, i vincoli che c'erano in precedenza".
"Ora inizia una nuova fase in cui attraverso l'investimento tecnologico sviluppato da Agea, grazie al Governo che ha creduto in questa grossa opportunità, è possibile raggiungere una fondamentale sintesi di scambio di dati in tempo reale tra gli organismi pagatori regionali e, sottolineo, potrà concretizzare quella che è la vera funzione di Agea".
Vitale aggiunge: "Il coordinamento è il trait d’union tra la Commissione europea e lo Stato nazionale al fine di armonizzare, interpretare ed applicare il dato per gestire al meglio la politica agricola nazionale”.
La valutazione del ritorno dell'investimento
Infine: “Oggi possiamo valutare in termini di efficienza, efficacia, ma soprattutto di ritorno dell'investimento del finanziamento comunitario, gli aiuti erogati. Mai come in questo momento, l’obiettivo raggiunto è necessario, visti anche gli eventi internazionali, le crisi, gli eventi catastrofali. Abbiamo a disposizione uno strumento che garantisce una sintesi informativa”.
Non ultimo, la migrazione consente di ospitare e agevolare gli altri Opr – organismi pagatori regionali - nella trattazione del dato dell'universo mondo agricolo in un ambiente omogeneo e sicuro.
Agea, in altri termini, è capofila e può aiutare gli Opr accompagnandoli in questo percorso.
Con l’ingresso nel polo strategico nazionale, Agea contribuisce a portare l’Italia nel futuro digitale, alla testa di una pubblica amministrazione europea tecnologicamente avanzata, con un progetto di importo elevato – 2,6 milioni – e con puntualità della conclusione alla data prevista.
Fonte: Agea