Il Codacons ha chiesto all’Antitrust, alla Procura della Repubblica di Milano e all’Ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle Politiche agricole di fare luce sui prodotti coltivati nelle vertical farm dei supermercati milanesi.
Nello specifico, l'associazione è preoccupata per l'arrivo nel reparto ortofrutta di alcuni supermercati della Lombardia delle insalatine e del basilico pronti al consumo prodotti da Planet Farms nel sito di Cavenago.
Nell’esposto presentato da Codacons si legge: “La startup Planet Farms è la più grande e avanzata vertical farm d’Europa che produce vegetali 100% privi di pesticidi e per questo sulle confezioni vengono definiti incontaminati. Planet Farms dichiara di seguire la procedura dell’agricoltura verticale, il sistema di coltivazione verticale e una filiera completamente integrata, tuttavia la materia non risulta ancora disciplinata, essendo necessario un decreto interministeriale che dovrà indicare, tra l’altro, i requisiti igienico-sanitari dei prodotti ottenuti da tale procedimento. L’assenza di una procedura legale per la cosiddetta agricoltura verticale in relazione ai controlli sui prodotti sin dalla semina, sulle condizioni di coltivazioni e sugli effetti di tale modalità sui prodotti finali che possono essere consumati anche senza essere lavati (come si legge nelle pubblicità) desta grande preoccupazione sulle conseguenze igienico-sanitarie in assenza di un procedimento normativo che detti le prescrizioni necessarie per la realizzazione di tale tipo di agricoltura”.
Secondo Codacons sarebbe violato il Regolamento Ue 1169/2011 nei suoi obiettivi principali da realizzare in tutte le fasi della catena alimentare, quali “garantire un elevato grado di protezione dei consumatori; garantire la libera circolazione di alimenti sicuri e sani; assicurare il diritto all’informazione sugli alimenti consumati; permettere ai consumatori di compiere scelte consapevoli relative agli alimenti ed evitare pratiche che possano indurli in errore”.
Per tali motivi il Codacons ha inviato un esposto ad Antitrust, Mipaaf e Procura chiedendo di predisporre, nell’esclusivo interesse de consumatori dei prodotti delle vertical farms, tutti i controlli e le indagini per accertare e verificare se nei fatti esposti possa realizzarsi la violazione delle norme del codice del consumo e del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e di quelle eventualmente collegate.
Raggiunta da myfruit.it, Planet Farms non ha al momento nulla da dichiarare.
Commissione agricoltura: presto chiarezza
Intanto oggi, i deputati Anna Bilotti e Filippo Gallinella – componenti M5S della commissione Agricoltura della Camera che hanno fatto visita ad alcune realtà ortofrutticole delle cosiddette gamme evolute con Unione Italiana Food, sul territorio di Battipaglia (Salerno) – hanno dichiarato: “Il decreto attuativo, messo a punto a seguito della novità normativa introdotta con il Dl Sostegni, per una etichetta chiara, un posizionamento in scaffale separato e nessun ingrediente aggiunto per i prodotti da vertical farming è in attesa di essere notificato a Bruxelles e sarà successivamente emanato”.
“Il settore della IV gamma e della I gamma evoluta – hanno aggiunto – con i loro prodotti ortofrutticoli confezionati freschi, rispecchiano sempre di più i consumi degli italiani e puntano a fornire una sempre maggiore sicurezza dal campo alla tavola. Si tratta di un comparto con numeri eccezionali: la sola rucola, ad esempio, ha un giro d’affari annuo di circa 900 milioni”.
“Durante i mesi di lockdown, le imprese del settore hanno subito un drammatico calo del fatturato che abbiamo sostenuto con un sostegno dedicato pari a 20 milioni di euro. Per pianificare le azioni future, però, gli imprenditori chiedono un tavolo di confronto al ministero delle Politiche agricole su cui siamo già al lavoro con la volontà di avviarlo al più presto”, hanno concluso Bilotti e Gallinella.