A causa dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici in corso sul pianeta Terra, le abitudini alimentari potrebbero presto cambiare radicalmente. A mettere in guardia su questo pericolo è il mensile americano “Mother Jones” che, in un articolo ripreso in questi giorni anche dal Corriere della Sera, prevede seri problemi per quattro generi attualmente molto in voga sulle tavole di tutto il mondo: carne, cereali, caffé e…Nutella. La crema spalmabile alla nocciola è stata inclusa in questa speciale classifica dei “4 cibi destinati a scomparire” a causa del sempre più problematico approvvigionamento di nocciole. La sola Ferrero, secondo quanto riportano il mensile americano e il Corriere, acquista da sola il 25% dell’intera produzione mondiale di nocciole, circa 180 milioni di chili all’anno. A sua volta, gran parte della materia prima proviene dalla Turchia, il paese che nel mondo è di gran lunga il maggiore produttore di questo frutto. Basta un’annata di cattivo raccolto, come è stata quella del 2014, per fare lievitare i prezzi: ad agosto una tonnellata di nocciole ha superato la soglia degli 8.000 euro, mentre a febbraio ne costava 5.000. Per questo motivo, ovvero poiché certe materie prime, nocciole comprese, stanno diventando sempre più maggiormente difficili da reperire, “Mother Jones” immagina un drastico cambio, già dai prossimi anni, riguardo le abitudini alimentari di milioni di persone.
11 novembre 2014
L’America immagina il mondo senza Nutella
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