L’Associazione Nazionale Città del Castagno ha rinnovato i suoi organi. Lo scorso 8 gennaio l’assemblea dei soci (Comuni, Unioni di comuni montani e Associazioni di castanicoltori) si è riunita per eleggere il nuovo presidente e il nuovo consiglio amministrativo. Il nuovo presidente è Lorenzo Fazzi di Cinigiano, un comune dell’Amiata grossetana e subentra a Ivo Poli che ha guidato con notevole impegno l’associazione per oltre dieci anni.
Ivo Poli rimane in consiglio come vicepresidente e delegato dell’Unione dei comuni della Garfagnana, dove ha sede Città del Castagno. La sua presenza in sede sarà fondamentale per dare continuità anche alla gestione amministrativa.
Gli altri consiglieri, tutti provenienti da zone montane e castanicole di diverse province italiane, sono: Claudio Baudino (vicepresidente), sindaco di Chiusa Pesio (Cuneo), Lorenzo Berardinetti sindaco di Sante Marie (L’Aquila), Fabrizio Celeri presidente associazione castanicoltori del Misma, Pradalunga (Bergamo), Aldo Luongo assessore comune di Cuccarovetere (Salerno), Ellade Peller sindaca di Nomaglio (Torino), Monia Rontini vicepresidente consorzio castanicoltori di Castel del Rio (Bologna), Vincenzo Savino vicesindaco di Tramonti (Salerno).
Il neo presidente Lorenzo Fazzi ha una profonda conoscenza della castanicoltura italiana, è già stato membro del consiglio direttivo di Città del Castagno, fin dalle sue origini ed è stato molto attivo sia a livello locale che nazionale. In particolare ha partecipato al tavolo tecnico ministeriale sul castagno e ha avuto un ruolo significativo nella predisposizione del Piano castanicolo nazionale.
Il programma quinquennale che ha presentato prende spunto dagli indirizzi del Piano Nazionale e verrà realizzato dando maggior peso ai rapporti con le associazioni agricole e ambientali, ai rapporti con Uncem e Anci e con i rappresentanti politici per dare un impulso forte al recupero e alla valorizzazione dei castagneti, come risorsa strategica per lo sviluppo delle aree interne.
Continueranno le collaborazioni con le Università e i Centri di ricerca per contribuire alla innovazione nella coltivazione del castagno e nell’utilizzo dei suoi prodotti, senza trascurare l’ormai tradizionale concorso dolci.
Il progetto di punta, già avviato lo scorso anno e che sta suscitando grande interesse, è la realizzazione della Via del Castagno un grande itinerario dalle Alpi alla Sicilia, che percorrerà un’Italia poco conosciuta dove si trovano i castagneti e i borghi più belli.
Fonte: Associazione Nazionale Città del Castagno