JR Simplot, l'azienda dell'Idaho che ha portato le patate Ogm sul mercato statunitense, ha collaborato con la società californiana Plant Sciences per coltivare fragole che, dicono, rimarranno fresche più a lungo e avranno un calendario colturale più ampio. Le due società (private) hanno fatto sapere che lanceranno le prime fragole geneticamente modificate nel giro di pochi anni.
Secondo il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (Usda), nel 2020 i coltivatori statunitensi hanno prodotto fragole per 2,2 miliardi di dollari (perlopiù in California), ma i consumatori hanno scartato circa il 35% del raccolto a causa del deterioramento dei frutti. Secondo Simplot e Plant Sciences le fragole geneticamente modificate aiuterebbero a ridurre lo spreco e sarebbero disponibili più a lungo durante l'anno.
Uno sguardo al Dna
Le fragole Ogm conterranno solo geni di fragole, con la selezione dei caratteri che sono stati coltivati per decenni. “È la stessa tecnologia utilizzata per le patate – ha detto Doug Cole, direttore marketing e biotech Simplot – Abbiamo l'opportunità di farlo con questa tecnologia”.
Simplot ha già usato questa tecnica di manipolazione genetica (approvata dalla US Environmental Protection Agency e dalla Food and Drug Administration) per sviluppare le patate Simplot, che sono vendute in circa 40 stati americani e in 4.000 supermercati e 9.000 ristoranti in tutti gli Stati Uniti.
Cole ha detto che l'azienda ha presentato informazioni al Dipartimento dell'Agricoltura che ha determinato che l'editing genico utilizzato sulle fragole replica un processo naturale e non ha bisogno di approvazione regolamentare prima che le fragole siano immesse sul mercato. Steve Nelson, presidente e amministratore delegato di Plant Sciences, ha aggiunto che la sua società negli ultimi 35 anni ha sviluppato cinque distinte popolazioni di fragole che si adattano meglio in differenti areali e tipi di clima.