Finisce al Parlamento europeo come esempio eccellente di sostenibilità l'innovativa tecnica di Melinda per conservare le mele. Il direttore generale del Consorzio Melinda Paolo Gerevini ha illustrato nell'aula del Parlamento la tecnica di conservazione dei frutti all'interno delle celle ipogee scavate nelle grotte della miniera di Rio Maggiore, gallerie sotterranee ricavate nel cuore delle Dolomiti.
Le Celle Melinda costituiscono oggi il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione in ambiente ipogeo e in condizioni di atmosfera controllata, oggi composto da ben tre lotti per un totale di 34 celle a 300 metri di profondità, che consentono di stivare 30.000 tonnellate di mele, con un risparmio energetico di circa 1,9 GW/h rispetto alla conservazione epigea, corrispondente all’energia elettrica utilizzata da 2mila persone in un anno.
«Siamo onorati che il Progetto Ipogeo sia considerato come caso di eccellenza in Europa dal punto di vista della sostenibilità – ha dichiarato il presidente del Consorzio Michele Odorizzi – da sempre Melinda ha nel suo dna l’attenzione all’ambiente, perché è proprio la natura l’elemento che rende le sue mele di qualità superiore. Si tratta di una convinzione radicata, che abbiamo fatto nostra in ogni fase di produzione, dal campo alle attività di selezione, e successiva conservazione»
L'eurodeputato Paolo De Castro ha parlato di «modello di eccellenza che racchiude i valori fondamentali che vogliamo far primeggiare nella futura PAC: reddito equo per i produttori, risparmio del suolo e dell'energia e rispetto dell'ambiente per una politica agricola comune competitiva e sostenibile».