13 aprile 2017

Le colombe Maina volano in Inghilterra e Usa

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La Pasqua 2017 sarà ricordata dalla Maina di Fossano (CN) per un grande traguardo. Le colombe di questa celebre azienda dolciaria italiana, per la prima volta, vanno alla conquista dei mercati inglese e americano. A darne notizia è stato il quotidiano economico Il Sole 24Ore, che spiega tra l’altro: “Il panettone italiano sta, da tempo, scalando le classifiche dei consumi natalizi internazionali. Ma le colombe pasquali hanno sempre incontrato maggiori ostacoli. Quest’anno, invece, per la prima volta le colombe della Maina di Fossano hanno conquistato il mercato americano e quello inglese. Marco Brandani, amministratore delegato dell’azienda di famiglia che sfiora i 100milioni di fatturato, spiega che per ottenere questo risultato è stato necessario sviluppare prodotti ad hoc, nella ricetta ma anche nella forma, per questi mercati. Per gli Stati Uniti, ad esempio, è stato preparato il “Chocolate panettone egg”, un dolce al cioccolato con la forma di uovo, ricoperto da zuccherini colorati”.

Anche nel Belpaese, comunque, i risultati per Maina sono soddisfacenti, grazie all’impiego di materie prime di qualità, a partire dalle Nocciole Piemonte Igp. Scrive infatti ancora Il Sole 24Ore: “Anche il mercato italiano sta dando ottimi risultati, nonostante la stagnazione economica e le preoccupazioni delle famiglie che, almeno, non rinunciano a celebrare la Pasqua con i dolci della tradizione. I prodotti Maina di alta pasticceria sono cresciuti del 30% ed aumentano anche le vendite delle uova di cioccolato, a partire da quelle che offrono anche le nocciole Igp del Piemonte.

Un successo che, a Fossano, si estende anche alla Balocco, che sfiorerà i 10 milioni di dolci pasquali venduti tra colombe tradizionali, nuovi prodotti lievitati e uova di cioccolato. Alberto Balocco, presidente e amministratore delegato, ricorda che il 2016 si è chiuso con un fatturato di 170 milioni di euro e l’anno in corso dovrebbe portare all’ennesimo incremento, anche grazie alla costante crescita dei mercati internazionali che ora rappresentano il 12% del fatturato globale”.

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