Ricche di sapore, vitamine e nutrienti, le mandorle sono considerate un cibo salutare e gustoso, oltre che una fonte naturale di energia. Ma avreste mai pensato che potessero avere qualcosa in comune con la musica? L'Almond Board of California, sì.
L'associazione – che promuove le mandorle della California al pubblico internazionale attraverso attività di marketing, studi sui benefici delle mandorle per la salute e pratiche agricole sostenibili – ha chiesto il parere a tre esperti: lo psicologo Federico Buffagni, la dietista Ambra Morelli e Vincenzo Russo, professore del Behavior and Brain Lab della Università Iulm.
Buffagni, psicologo e musicista diplomato al conservatorio, ha sottolineato come la musica agisca su molti livelli influenzando il nostro sistema nervoso e come possa dare buone vibrazioni ed energia a livello fisiologico, emozionale e cognitivo: “La musica, proprio come il cibo, agisce a molti livelli influenzando il nostro sistema nervoso e modulandone gli stati. A tutti noi è capitato di avere bisogno di ascoltare la nostra canzone preferita per caricarci o di cercare online musica rilassante per calmarci. Nel momento in cui ascoltiamo una melodia nel nostro cervello viene rilasciata la dopamina. Il suo compito è esercitare un controllo sul movimento, sulla capacità di attenzione e d'apprendimento, su alcuni aspetti delle funzioni cognitive, sulla sensazione di piacere e sul meccanismo del sonno”.
“La musica, quindi, è in grado di modulare i nostri stati fisiologici, emotivi e cognitivi, perciò capace di darci energia. Influenza il nostro stato di attivazione, il nostro movimento, ci fa sentire determinate emozioni e ci porta ad attivare ricordi e pensieri: esattamente come fa il cibo”, ha osservato lo psicologo.
E' una questione di energia
Per la dietista Ambra Morelli, le assonanze tra mandorle e musica riguardano in particolare l’energia. “Il ricco profilo nutrizionale delle mandorle ne fa uno dei cibi più analizzati al mondo e le rende ideali come snack energizzante. La porzione consigliata (30 grammi, pari a circa 23 mandorle, ndr) contiene 6 grammi di proteine vegetali, 4 grammi di fibre e grassi sani. Le mandorle hanno un elevato contenuto di riboflavina (B2) e sono una fonte di niacina (B3) e tiamina (B1), elementi che contribuiscono al metabolismo energetico. Sono inoltre ricche di magnesio, che contribuisce a ridurre stanchezza e affaticamento”, ha evidenziato la dietista. “Le mandorle dunque, come la musica, sono una fonte naturale di energia. Ma c'è di più. Musica e mandorle sono complementari. Mentre la prima è spesso capace di darci una sferzata di energia immediata, le seconde forniscono energia a rilascio prolungato. Le mandorle, poi, come la musica forniscono non solo energia a livello fisico, ma anche mentale, e possono aiutare a gestire lo stress”.
Percezione, non sensazione
Vincenzo Russo ha invece ricordato come i diversi sensi si influenzino a vicenda, potenziando l'uno l'effetto dell'altro. Ed è quello che può succedere con le mandorle e la musica in relazione all'energia. “Siamo macchine emotive che pensano e non macchine pensanti che si emozionano. Le neuroscienze hanno ormai dimostrato il valore della dimensione inconscia e automatizzata nel funzionamento cerebrale e l’effetto che ha una stimolazione di un senso sugli altri. Grazie alle più recenti scoperte sul cervello comprendiamo meglio l’effetto che hanno le emozioni sulla percezione e perché sensazione e percezione siano due concetti e due processi diversi. Nella percezione entra in gioco il cervello che contribuisce a costruire la realtà percepita o ad attivarsi in maniera differenziata in base alle stimolazioni e alla loro interpretazione”, ha spiegato Russo.
“Il cervello aumenta la sua attivazione del 24% alla vista di cibi o bevande gradevoli e carichi di energia. Allo stesso modo, la musica ha enorme potere attivante per buona parte del cervello, potenziando la percezione finale degli stimoli. La musica, attivando pure la zona motoria del cervello, innesca reazioni energetiche, anche grazie alla capacità di produzione della dopamina ovvero l’ormone legato alle esperienze piacevoli. Questi processi, del tutto inconsci e automatizzati, possono essere misurati con tecniche neuroscientifiche in maniera più efficace rispetto al passato”.
Provare per credere
Per permettere a tutti di provare empiricamente la forza di musica e mandorle, Federico Buffagni ha creato per California Almonds una playlist energizzante, perfetta da ascoltare per darsi la carica. Se avete un account Spotify, il brano si può ascoltare qui: https://open.spotify.com/playlist/57bDfR1tdrzWMbCiuMboAx