Per produrre un kg di mele vengono emessi circa 150 g di CO2eq (equivalenti*), e consumati 65 litri di acqua, concentrati quasi interamente nella fase di produzione delle materie prime agricole (97%). Sono alcuni dei dati contenuti all'interno dell’ottavo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto delle Mele Italiane pubblicato da Assomela, l’Associazione dei Produttori di mele italiani che rappresenta il 70% della produzione melicola nazionale.
Al suo interno viene quantificato l'impatto ambientale associato al ciclo di vita delle mele, con dati che si riferiscono ai valori medi della campagna 2018 di 4 big della melicoltura italiana, vale a dire VOG/Marlene, VIP/Val Venosta, Melinda e La Trentina, e in particolare relativi alle sulle cinque varietà più importanti dal punto di vista produttivo – Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Fuji e Granny Smith – che costituiscono l’82% della produzione totale di mele delle 4 realtà prese in considerazione dallo studio.
“Si tratta di un ottimo risultato per la mela italiana, che dimostra, dati alla mano, di essere una produzione rispettosa del territorio e delle sue risorse” afferma Assomela commentando lo studio (è possibile scaricarlo qui), certamente molto attuale considerando quanto sia alta l'attenzione da parte di tutta la filiera, dai produttori ai distributori arrivando ai consumatori, al tema della sostenibilità.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto di Assomela – giunta all'ottava edizione, la prima fu realizzata nel 2012 – è stata elaborata con il supporto tecnico di Life Cycle Engineering e segue le regole del Sistema Internazionale EPD® :i dati sono stati calcolati attraverso la metodologia dell’Analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA), “che prevede lo studio degli impatti delle attività svolte in tutte le fasi della filiera che vanno dall’impianto del frutteto fino alla distribuzione del prodotto al consumatore. I risultati, comunicati attraverso degli indicatori di sintesi, si riferiscono all’unità funzionale di 1 kg di mele vendute sfuse, intese per il consumo fresco” spiega Assomela.
*CO2eq sta per CO2 equivalente, ossia l’unità di misura che permette di pesare insieme le emissioni dei vari gas serra aventi differenti effetti sul clima (fonte: http://www.oneplanetfood.info)