L'impegno a far arrivare più liquidità nelle tasche degli agricoltori, a sburocratizzare gli iter, e con più tempo a disposizione per presentare le richieste per i pagamenti diretti e per quelli dello sviluppo rurale. Sono le iniziative della Commissione europea a sostegno del settore, di fronte alla crisi del coronavirus, presentate dalla presidente, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio su Twitter.
“Siamo al fianco degli agricoltori“, ha affermato von der Leyen, con la promessa di varare “nuove azioni con l'evolvere della situazione”. “Un settore in cui non tollereremo alcun genere di perturbazione è quello alimentare. Le misure adottate a sostegno della libera circolazione delle merci, e i permessi di viaggio per i lavoratori stagionali” servono ad “assicurare che gli europei abbiano cibo di alta qualità a prezzi accessibili sulle loro tavole, nonostante il coronavirus”. Tra le azioni, anche il sostegno alle strutture sanitarie nelle aree rurali.
“Le parole di Ursula von der Leyen sulla centralità in Europa dell'agricoltura e della filiera alimentare sono importanti e incrociano le nostre richieste alla Commissione: elaborare una strategia di intervento comune per sostenere i nostri sistemi alimentari, impedire speculazioni e concorrenza sleale, consentire con la libera circolazione dei lavoratori agricoli stagionali la salvaguardia dei raccolti, rilanciare la Politica agricola comune come driver strategico”, ha commentato la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.
“E’ significativo – ha aggiunto Bellanova – che la presidente abbia voluto sottolineare l’impegno della Commissione a fare arrivare più liquidità nelle tasche degli agricoltori, sburocratizzare gli iter, garantire più tempo sulle richieste di pagamento diretto e per la realizzazione dei Programmi di sviluppo rurale”.
“Tutti passi significativi ma, come ho già detto ai colleghi ministri europei dell'Agricoltura, per fare fronte a questa crisi sono necessaricoraggio e visione – ha sottolineato Bellanova -. Non possiamo affrontare questa emergenza con gli strumenti attivati in passato. Se mai come in queste settimane la Politica agricola comune si conferma strategica e prioritaria, allora serve un Piano straordinario con risorse extra-Pac. Ed è necessaria una strategia per l’emergenza alimentare di chi si troverà in condizione di disagio. Davanti al rischio di spreco alimentare e al crescere del numero degli indigenti ogni Paese dovrà poter agire economicamente, per recuperare con meccanismi agili le eccedenze e distribuirle alle persone più bisognose”.