Le noci del Cile sono protagoniste in questi giorni ad Expo Milano 2015. In occasione della settimana della frutta secca, i visitatori dell’esposizione universale milanese possono quindi assaggiare le noci di questo paese sudamericano, che si distinguono per colore, sapore e una lunga conservabilità. “Tali virtù – spiega una nota di Walnuts from Chile, il brand di settore che promuove l’export nei principali mercati del mondo – sono rese possibili da un micro-clima particolarmente favorevole, protetto dalle barriere naturali del paese: l’Antartide a sud, le Ande ad est, l’Oceano Pacifico a ovest e il deserto più secco del mondo a nord. Questi confini rendono il Cile un’isola fitosanitaria”.
Andrés Rodríguez, Presidente della Chilean Walnuts Commission, ha aggiunto: “Il clima mediterraneo, la produzione con stagionalità opposta all’emisfero nord e l’isolamento geografico sono fattori chiave che potenziano la nostra offerta con prodotti unici e di qualità, come appunto le noci del Cile. Tutto questo, sommato al rispetto delle esigenti norme e certificazioni internazionali e all’estesa rete di trattati di libero commercio con 60 paesi, ci ha portato ad essere leader in America Latina e in tutto l’emisfero sud”.
Il Cile è il primo esportatore di noci dell’emisfero australe e il terzo di tutto il mondo. Nelle fertili piantagioni delle valli centrali, fra Valparaiso e la regione di Maule, 37.579 ettari di terreno sono coltivati a noceti, con una produzione che quest’anno ha superato le 65.000 tonnellate: un raccolto che segna una crescita annuale del 20%. I principali paesi di destinazione sono Turchia, Brasile, Italia, Germania e Sud Corea. L’Europa è senz’altro il mercato migliore, dal momento che rappresenta il 64% delle spedizioni totali di queste noci del Cile.