La cooperativa Sant'Orsola conferma la sua presenza a Fruit Logistica 2025, dal 5 al 7 febbraio a Berlino (stand A-40 della hall 4.2).
In qualità di leader italiana nel settore dei piccoli frutti, proporrà l'intera gamma della sua produzione, ma un focus particolare sarà dedicato alla famiglia del residuo zero che quest'anno si allarga alla mora. L'ultima nata e protagonista, disponibile sul mercato da primavera in confezione vaschetta da 125 grammi.
Debutta la mora a residuo zero
La mora residuo zero della Sant'Orsola, dal sapore intonato al dolce, ha le qualità organolettiche tipiche del frutto e risponde alla richiesta di fresco prodotto da una filiera sostenibile lungo l'intero suo percorso, dalla pianta al produttore, fino al consumatore.
Questa mora, certificata Csqa, è il risultato del lavoro di collaborazione durato 15 anni tra gli sperimentatori della Sant’Orsola assieme a numerosi istituti di ricerca ed ai soci della cooperativa, fino a trovare un frutto che alla raccolta è privo di residui.
Prodotta dalla Sicilia al Trentino
Hanno avuto successo i complessi studi compiuti sul ciclo biologico delle principali patologie, degli insetti e degli aracnidi, le analisi mirate a capire l’interazione con l’ambiente di coltivazione e gli effetti, positivi, originati dall’utilizzo di insetti e acari predatori. La sua produzione inizia nei campi dei soci del Sud Italia (Sicilia e Calabria) e termina in autunno al Nord (Trentino).
La novità rappresenta un valore aggiunto di rilievo per la cooperativa Sant'Orsola in quanto le consente di distinguersi sul mercato dei piccoli frutti. Infatti è l'unica azienda italiana a poter proporre la famiglia dei residuo zero: il mirtillo lanciato nel 2021, il lampone l'anno dopo e ora la mora.
Nicola Leonardi sul residuo zero
"Siamo al quinto anno del progetto residuo zero, quello che più ci dà soddisfazione in termini di filiera - sottolinea Nicola Leonardi, responsabile dell'area commerciale Sant'Orsola - in quanto ci consente di rappresentare in modo importante la nostra azienda. Ormai il residuo zero ha raggiunto il 9% dell'intero fatturato dei nostri piccoli frutti. Completando la gamma con la mora, possiamo soddisfare al meglio il mercato che ha dimostrato di gradire questa nostra specialità. Siamo convinti che faremo un ottimo risultato anche nel 2025".
A Berlino anche le fragole siciliane
A Berlino la cooperativa Sant'Orsola presenta anche la novità delle fragole prodotte per la prima volta dai suoi soci in Sicilia. Risultato di ricerche e sperimentazioni per ottenere la varietà migliore e adeguata al territorio, è un frutto assai saporito e profumato.
Le prime fragole siciliane della Sant'Orsola sono già in vendita da alcuni giorni in vaschette flowpack da 250 grammi. Sono prodotte da dicembre ad aprile nei campi dei soci del Sud Italia e successivamente al Nord fino ad autunno, ma il progetto mira a coprire con produzione propria l'intero arco dell'anno.
Si tratta di un risultato di prestigio per la Sant'Orsola, nata 45 anni fa proprio con la produzione della sola fragola, frutto che l'ha fatta conoscere in tutta Italia. Sant'Orsola era sinonimo di fragola, fino all'esplosione dei piccoli frutti nel corso degli ultimi 15 anni, settore nel quale la cooperativa primeggia in Italia.
Fonte: Sant'Orsola