“Negli ultimi anni ci siamo evoluti da hard discount a ciò che chiamiamo smart dicount”. E' quanto afferma Boudewijn Van den Brand, Ceo di Lidl Belgio, alla rivista locale Storecheck. E' una delle spiegazioni che il manager della nota insegna del mondo discount a livello internazionale adduce per spiegare il raggiungimento dell'8,9% come quota all'interno del mercato belga. “Tuttavia, sono ancora più orgoglioso del fatto che abbiamo raggiunto il 9,2% tra le famiglie con i bambini” continua van den Brand.
Tra i punti di forza di Lidl, secondo Van den Brand, la centralità del fresco, considerato uno dei pilastri fondamentali di questo importante successo. “Con il fresco possiamo fare la differenza rispetto ai nostri concorrenti. Questo è il centro di gravità nei nostri negozi. Vediamo che anche i clienti continuano ad apprezzare sempre di più”.
Un altro fattore fondamentale è lo sviluppo dei prodotti private label, nei confronti dei quali la politica di sviluppo odierna e futura mira sempre di più a privilegiare i fornitori locali arrivati al 41% del totale. Anche l'on-line, naturalmente, rappresenta una leva sempre più importante per il discounter tedesco in Belgio: per ora si è puntato sul non-food, anche se a settembre 2016 sono in vendita on line anche i vini.
Infine, Van den Brand illustra le future politiche di sviluppo dei negozi di Lidl in Belgio: da qui al 2020 l'apertura di nuovi punti vendita in luoghi dove il colosso tedesco non è ancora arrivato, così come la conversione o lo spostamento di almeno un centinaio di negozi esistenti. I nuovi negozi, inoltri, avranno una metratura media superiore rispetto al passato, passando dagli attuali 850 metri quadrati ai futuri 1150.
Credit news: Storecheck via distrifood.nl