25 ottobre 2023

Lidl, la sostenibilità si fa concreta

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La sostenibilità, nella sua accezione più ampia, è stata al centro dell’evento “Sulla via del domani: guidare il cambiamento verso consumi sostenibili“, organizzato da Lidl oggi a Milano. 

Un’occasione per presentare il terzo Report di sostenibilità 2021-2022 e per illustrare la nuova strategia di sostenibilità che mette al centro il pianeta e le persone.

Lidl Italia in numeri

Con oltre 730 punti di vendita, l’Italia è il quinto mercato per fatturato. “Lo scorso anno abbiamo festeggiato il 30esimo anniversario di Lidl in Italia, un periodo caratterizzato da un percorso di crescita continua e basato su investimenti costanti – ha rilevato Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia – Sebbene gli ultimi 18 mesi siano stati caratterizzati da diverse turbolenze a livello mondiale, Lidl ha continuato a guardare avanti. Chiude l’esercizio 2022 con un fatturato di 6,8 miliardi, +14% sull’anno precedente. Nonostante tutto siamo riusciti a mantenere un margine operativo constante, pari all’8 per cento”. 

Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: sono stati risparmiati oltre cinque milioni di kWh in illuminazione e oltre otto milioni di kWh grazie a più di 7mila interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze. Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proviene da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici.

Inoltre, si è registrato un sempre maggiore impiego di gas naturali per il raffreddamento dei prodotti nei centri logistici e nei punti di vendita, parallelamente alla progressiva decarbonizzazione della flotta logistica che oggi vanta un terzo di mezzi alimentati a carburanti alternativi al diesel. In un’ottica di conservazione delle risorse, ma anche di contributo alla comunità, dal 2018 ad oggi l’Azienda ha recuperato e donato oltre 33mila tonnellate di cibo in eccedenza, equivalenti a più di 66 milioni di pasti.

L’ortofrutta strategica

“Lidl italia – ha fatto notare il presidente – è parte di un network che conta 12mila negozi nel mondo. E pertanto, le eccellenze italiane che selezioniamo, possono trovare spazio anche nei supermercati fuori dall’Italia. Lild è infatti responsabile di 2,43 miliardi in termini di export, 60 milioni dei quali sono da attribuirsi ai prodotti ortofrutticoli“.

Sempre in ambito ortofrutta, sta dando buoni risultati il progetto Sacchetto antispreco partito a luglio 2023, che consta in una confezione da quattro chili di prodotti ortofrutticoli non più in perfetta forma, ma ancora perfetti per il consumo domestico poiché buoni e sicuri. “Vendiamo queste referenze a un prezzo promozionale di tre euro – ha rivelato Alessia Bonifazi, responsabile della comunicazione dell’insegna – Nei primi mesi dell’iniziativa abbiamo venduto 100mila sacchetti, il che significa che sono state salvate 40 tonnellate di frutta e verdura”.

Le tre C

“Per noi consapevolezza, concretezza e convinzione sono le tre le parole chiave che caratterizzano la sostenibilità – ha proseguito Bonifazi – Quest’ultima non è più un’opzione, ma una assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta e delle persone”.

Alessia Bonifazi, responsabile della comunicazione

“Un’azienda come Lidl – ha argomentato – ha la facoltà e il dovere morale di farsi promotrice del cambiamento e pertanto la nostra strategia è basata su tre concetti: fai bene al pianeta, fai bene alle persone, fai bene a te (inteso come il cliente, ndr)”.

Sostenibilità, il ruolo della Gdo

Con l’obiettivo di investigare il ruolo della Gdo e il suo impatto sugli stili di vita e sui consumi degli italiani in ambito sostenibilità, Lidl Italia ha commissionato una ricerca condotta da Community research & analysis sotto la direzione di Daniele Marini (Università di Padova). Dallo studio è emerso che, tra le preoccupazioni principali degli italiani, il cambiamento climatico occupa il secondo posto (indicato dal 32,5% dei rispondenti), molto più urgente, invece, agire sul costo della vita e l’aumento dei prezzi (51,2%). Al terzo posto il futuro dei giovani (22,9%). La grande preoccupazione relativa al costo della vita si percepisce anche analizzando le abitudini di consumo: il 30% degli italiani dichiara di consumare di meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre solo il 10% dichiara di aver incrementato i consumi.

Daniele Marini, Università di Padova

Per quanto riguarda i comportamenti ritenuti maggiormente sostenibili, invece, secondo gli italiani ci sono la raccolta differenziata (indicata dall’86% del campione), la riduzione dello spreco di cibo (83%) e il risparmio energetico (82%). In quest’ottica, il ruolo delle insegne della Grande Distribuzione Organizzata è ritenuto importante: il 60% degli italiani, in particolare, riconosce che la Gdo sta realizzando iniziative che favoriscono una maggiore consapevolezza sui temi relativi alla sostenibilità, ma il 90% di questi sostiene che le insegne dovrebbero fare di più.

“Siamo in balia di un contesto fluido – ha concluso Daniele Marini – Ma emerge un’evoluzione culturale circa la sostenibilità. La quale non può restare eterea, ma deve essere concretizzata da azioni specifiche”.

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