20 ottobre 2020

Limoni: verso una stagione d’oro. Crisi permettendo

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Dopo un agosto al rallentatore, con il mercato ancora stordito dal lockdown e i supermercati italiani e stranieri che ordinavano molto poco o poco per volta, ottobre segna una prima importante inversione di tendenza. Lo rivela Valentina Sanna, export manager dell’azienda La Costiera di Vinaccia Ferdinando: “La nuova stagione è appena iniziata, il prodotto è ancora verde, ma sembra muoversi tutto. Tutto tranne il Regno Unito, che forse è già entrato in mentalità Brexit. Durante il lockdown molte insegne inglesi hanno ridotto l’assortimento, passando da tre-quattro linee a una sola, o al prodotto alla rinfusa senza cestini. Oltre Manica ormai non facciamo più nulla, giusto il Covent Garden”.

L’azienda lavora principalmente in Italia, ma anche il business in ambito europeo è rilevante (vale il 40%), in modo particolare in Nord Europa, Francia e Svizzera. “Siamo famosi per i Limoni di Sorrento, i più esportati davanti al prodotto biologico e al limone verdello, e li proponiamo quasi ininterrottamente, da dicembre a ottobre – aggiunge Sanna – Ma produciamo e rivendiamo cedri, bergamotti, limoni Igp di Messina e altre varietà. La vasta gamma di prodotti ci consente di coprire tutte le stagioni, proponendo così ottimi agrumi durante l’intero anno. Malgrado la stagione sia appena iniziata stanno arrivando nuovi contatti commerciali e nuovi clienti. Insomma, c’è molta richiesta e i volumi sono molto buoni”.

Limoni primo fiore bio in retina da 500 grammi

I packaging sono proposti in chiave sostenibile, a partire dai cestini in legno o in cartone da due a quattro frutti.
“La chiusura può essere con retina oppure con flow pack, la plastica è esclusa. Il nostro è un prodotto con un’immagine ben precisa, artigianale, e desideriamo veicolare questo da 800 grammi presentato a Fruit Logistica 2020 per i limoni di Sorrento Igp”.

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