18 gennaio 2018

L’inarrestabile corsa del treno chiamato biologico

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Ad ogni incontro dove si parla di biologico, e in particolare dell’andamento dei consumi in Italia, tutti gli indicatori vengono ritoccati continuamente verso l’alto, a conferma di un settore sempre più in forma, inarrestabile nella sua spinta verso traguardi sempre più importanti.

Tanto che il problema maggiore, ormai, non sembra capire quando si fermerà questo “treno”, quanto come fare in modo che non deragli a causa dell’alta velocità al quale sta viaggiando. Una preoccupazione in parte evidenziata sia da Roberto Zanoni, presidente di AssoBio, che da Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, entrambi presenti al convegno dal titolo “Il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più)” che si è tenuto a Bologna a Marca, il salone internazionale della Marca del Distributore.

AssoBioConvegnoMarca

Ed stata Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence di Nomisma, a presentare dati che lasciano spazio a pochi dubbi circa l'attuale consistenza del biologico. Il settore, oggi, in Italia ha superato i 5 miliardi di euro di giro di affari, con l’export che vale quasi 2 miliardi.

BioInItalia_2017_Nomisma

Nella distribuzione moderna il bio cresce del 16,6%, senza l’ausilio così decisivo della leva delle promozioni e con i discount che guadano con sempre più attenzione questo settore. Oggi il biologico come peso sugli acquisti alimentari in generale passa dal 3% del 2016 al 3,4% del 2017.

Biologico_DistribuzioneModerna_2017_Nomisma

Il ruolo della Marca del Distributore Bio cresce di pari passo, anzi, sta dando una spinta non secondaria a tutto il comparto. Nell’anno terminante a novembre 2017, secondo le analisi di Nomisma su dati Nielsen il Bio MDD vale il 41% del mercato complessivo del biologico nei supermercati e ipermercati, con una crescita a valore che è superiore alla media del settore e a quella dei prodotti bio della marca industriale.

Biologico_MarcaDelDistributore_Nomisma

È partito un treno, quello del biologico, e pensiamo non si possa più fermare. Non sono più 4 ragazzi che volevano cambiare il mondo. Ci sono ancora, ma ci sono tanti altri. Il futuro dell’agricoltura non può più trascurare il passaggio al biologico”

ha concluso Zanoni. E sulla legge del bio, passata alla Camera ma fermatasi al Senato a causa della fine delle legislatura, c’è ottimismo che con la prossima possa essere ripresa – la base già c'è – anzi, che possa essere una delle prime a concludere il suo percorso.

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