“Credo che non si faccia una comunicazione corretta nei reparti, ma più in generale nel mondo ortofrutta“.
Sono le parole di Sara Menin, responsabile della comunicazione de L’Insalata dell’Orto, che a myfruit.it spiega: “Sarebbe necessaria, a mio parere, una comunicazione istituzionale, a cui partecipi tutto il comporto, possibilmente aiutato anche dallo stato. A mio avviso, infatti, la Gdo, oltre alle offerte a volantino, in generale poco racconta ai propri clienti circa quello che possono trovare in reparto”.
“Per le aziende del settore ortofrutticolo non è facile arrivare al consumatore finale per almeno due motivi – argomenta – In primis perché ciò che il cliente vede è solo quello che la grande distribuzione consente loro di poter offrire. E poi perché lavoriamo al 70% in private label, il che rende tutto ancora più difficile”.
MisSalad, un modo pop di consumare insalata
Proprio per provare a superare questi ostacoli, L’Insalata dell’Orto da qualche mese ha dato avvio a un progetto importante, finalizzato ad arrivare al consumatore finale.
Si chiama MisSalad e promette di raccontare in modo colorato e spiritoso quanto può essere pop consumare ortofrutta, a casa e fuori casa. Obiettivo ultimo è creare una community di salad lover attraverso una comunicazione audace su Instagram e TikTok.
“MisSalad è una icona che utilizziamo soprattutto sui social – racconta Menin – Il progetto nasce da una premessa ben precisa, e cioè che servono nuovi modi di vedere il consumo di vegetali, troppo spesso associati a un regime dietetico. Abbiamo quindi introdotto un modo più pop e divertente di consumare insalate e ortofrutta, magari durante un aperitivo oppure a una festa. L’obiettivo è attrarre anche il pubblico più giovane, in generale meno affezionato al consumo di frutta e verdura”.
“Perché i social? Perché per noi sono forse l’unico strumento che ci consente di arrivare al consumatore finale”.
Il dialogo con la Gdo
Quanto al dialogo fornitore-Gdo, Sara Menin riassume: “Non è sempre facile comunicare con le insegne, in ogni caso alcune aperture rispetto al passato ci sono. E’ infatti fondamentale per tutti gli attori della filiera, distributore compreso, proporre soluzioni diverse e innovative al consumatore finale. Dopo l’impennata dell’inflazione occorre infatti tornare a far crescere i consumi di frutta, verdura, di prodotti di IV gamma, ma non è immediato. Non dimentichiamo che quello dell’ortofrutta è un reparto troppo spesso bistrattato, solo un lungo percorso comune potrà ridargli il valore che merita”.
La territorialità come valore aggiunto
Ma quali sono gli elementi per rilanciare il reparto? “Per noi de L’Insalata dell’Orto non può essere la stagionalità, poiché tutte le referenze più altorotanti sono disponibili per tutto l’anno – puntualizza Menin – Credo invece che si possa puntare molto sulla territorialità, che si lega perfettamente alle diverse abitudini alimentari del nostro Paese”.
E la sostenibilità delle produzioni, è un elemento che viene tenuto in considerazione? “Direi poco anzi troppo poco – conclude – A parole tutti vogliono prodotti a basso impatto ambientale, ma poi prevale ancora la logica del prezzo”.