28 settembre 2018

L’insalata dell’Orto: accelerazione sul bio e ora anche un gin

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Dalle parti di Mira, in provincia di Venezia, la creatività certamente non manca. Dopo tisane e spaghetti di verdura, prodotti innovativi e che si stanno facendo strada sia sul mercato italiano che europeo, ora è la volta anche di un prodotto che non c’entra niente con il classico paniere di referenze di un’azienda di IV gamma: un gin. 

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The Sister's Gin

“Avevamo già incontrato il mondo del beverage: ma ora i nostri fiori da ornamento sono diventati anche ingrediente” ci spiega Sara Menin, responsabile marketing e ricerca e sviluppo dell'azienda veneta L’insalata dell’Orto. Sua l’idea, il nome del prodotto -“The Sister's Gin, è un omaggio a Cinzia e Raffaella, le due proprietarie dell’azienda” – a anche la realizzazione, con l’aiuto di un botanico. I fiori eduli, uno dei prodotti di punta dell’azienda, già ben conosciuti dal mondo Horeca e della ristorazione, sono ora riusciti ad affascinare anche i barman. “In mezzo litro di prodotto ci sono 40 violette fresche, è il primo gin al mondo ottenuto con questi fiori: è prodotto con la macerazione a freddo e al suo interno ha altre quattro botaniche, tre delle quali prodotte sempre da noi. L’abbiamo presentato da poco ed è stato un successo. È la nostra grande scommessa, un grande progetto al di fuori dell’ortofrutta e dagli scaffali della grande distribuzione”.

L’altra novità del momento appartiene invece proprio al mondo della Gdo e del settore più dinamico e trainante nei consumi alimentari ormai da qualche anno a questa parte, vale a dire il biologico. “Abbiamo diversi progetti in partenza nel biologico con prodotti a marchio del distributore” ci spiega sempre Sara Menin. Oggi su 313 ettari complessivi di proprietà de L’Insalata dell’Orto, 198 sono bio. “Siamo una realtà importante in questo comparto in Italia e in Europa, il fatto di avere la considerazione anche da parte di insegne italiane della grande distribuzione era un nostro obiettivo”. Entro la fine dell’anno, quindi, entreranno in commercio i prodotti, tutte baby leaf provenienti solo da aziende di proprietà.

Per quanto riguarda, infine, gli spaghetti di verdura e le tisane, tutto procede secondo i piani aziendali, conclude Sara Menin: “Gli spaghetti hanno una loro nicchia di pubblico e prossimamente li presenteremo con un nuovo packaging che comunichi ancora meglio il fatto che devono essere cucinati”. Per quanto riguarda le tisane, prodotto unico in Italia e in Europa per concezione e modalità di presentazione, le soddisfazioni arrivano sia dal mercato domestico che da quello estero: “a novembre inizieremo a lavorare con una catena molto importante”.

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