Ancora frodi pesanti nella logistica delle merci. Questa volta a essere teatro di emissione di fatture false e dichiarazioni fiscali infedeli per un totale di 67 milioni è una rete di società di Macerata che opera nel trasporto e nella logistica.
I dettagli dell’operazione
A rendere noto l’esito dell’operazione denominata Castello di carta è stata, ieri 25 marzo, la Guardia di finanza di Macerata.
Secondo la Procura la frode risale al periodo 2018 al 2021, quando sarebbero state emesse fatture false e dichiarazioni fiscali infedeli. L’inchiesta è iniziata nel 2022 ed è avvenuta tramite pedinamenti, analisi del fatturato delle imprese e verifica di documentazione amministrativo/contabile.
Al termine dell’indagine, come spesso accade in questi casi, i finanzieri hanno ricostruito una rete di società cosiddette cartiere, le quali avevano sede a Roma ed erano prive di strutture operative commerciali, di dipendenti e di costi di esercizio.
“Il sistema evasivo era stato architettato da un imprenditore del Maceratese che, in qualità di amministratore di fatto e/o di diritto delle imprese coinvolte e con la complicità di mere teste di legno, poste formalmente a capo delle aziende, ha emesso fatture relative a operazioni inesistenti per oltre 67 milioni, aventi a oggetto presunte somministrazioni di manodopera, nei confronti di compiacenti società operanti principalmente nel settore dei servizi di pulizie, dei trasporti e della logistica”, spiega una nota della Gdf.
Per sviare eventuali indagini, rilevano le forze dell’ordine, le sedi delle imprese venivano delocalizzate con una certa frequenza nei grandi centri metropolitani, dove è più facile passare inosservati poiché vengono continuamente aperte partite Iva.
I provvedimenti
Al termine delle indagini la Procura di Macerata ha disposto il sequestro di beni per 14 milioni. Inoltre ha posto sotto indagine quattro persone per una serie di reati connessi all’emissione di false fatture, all’omessa dichiarazione ai fini Iva, all’infedele dichiarazione dei redditi, alla distruzione e all’occultamento delle scritture contabili nonché all’omesso versamento dell’Iva.