07 ottobre 2020

Logistica e trasporti: la parola d’ordine resta resilienza

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Dopo l'emergenza sanitaria e il conseguente lockdown, il settore logistico si trova a fare i conti con una serie di situazioni destabilizzanti, che ancora una volta ne testano la resilienza. Di sicuro ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, l'attacco informatico subito dal trasporto marittimo, in particolare da CMA CGM e Gefco. Ma anche la notizia del mancato pagamento delle accise per i camion Euro 3 ed Euro 4, unitamente alla proroga della presentazione delle domande per il rimborso delle spese sostenute per sanificazione e dispositivi di protezione individuale, ha destato qualche malumore nel settore. Ciliegina sulla torta, nei prossimi due week end un tratto della A22 resta chiusa ai camion: il confine austriaco è off limits.

Cyber attack: backup e piani di emergenza sono la risposta

Nei giorni scorsi, tra il 20 e il 28 settembre, la logistica multimodale ha subito un cyber attack: vittime i francesi Gefco e CMA CGM. Ma non si tratta di una novità. Il tema della cyber security, soprattutto nel settore dello shipping, è un tema divenuto attuale negli ultimi anni, basti ricordare che ad aprile scorso a essere attaccato fu il Gruppo MSC. Sebbene il caso più eclatante risalga al 2017 – vittima Maersk, con uno stop delle attività di quasi due settimane e 300 milioni di dollari di danni – è dal 2018 che gli attacchi informatici si rivolgono in maniera mirata verso i trasporti marittimi: porti e navi sempre più tecnologici, aziende iperconnesse, digitalizzazione delle procedure, sono gli elementi che portano all'ingigantirsi del fenomeno. Tanto che, secondo gli esperti di logistica internazionale, dagli attacchi informatici ci si può solo proteggere, perché non possono essere evitati: occorre dunque che il sistema si prepari in maniera proattiva, aumentando le difese e allo stesso tempo garantendo procedure di backup e piani di emergenza aziendale per la gestione delle relazioni con i clienti, fornitori e autorità.

Euro 3 e Euro 4, addio accise

Nonostante le richieste di una proroga che tenesse conto dell'emergenza sanitaria, dal primo ottobre i veicoli industriali motorizzati Euro 3 non potranno più recuperare una parte delle accise sul gasolio acquistato: si stima circa 214 euro ogni mille litri di carburante. Medesima sorte toccherà, da gennaio 2021, agli Euro 4. Non sono mancate le reazioni delle imprese di autotrasporto, di cui Trasportounito si è fatto portavoce: Oltre 200mila veicoli industriali – ha fatto notare Maurizio Longo, segretario generale dell'associazione – saranno costretti a pagare le conseguenze di norme distorsive, e a cercare qualsiasi tipo di compensazione. Questo approccio porterebbe a suggerire alle aziende italiane che si trovano in difficoltà, di stabilire la loro sede in Francia, il paese comunitario che, nell’autotrasporto delle merci, si è dotato delle migliori pratiche legislative”. 

Lo Spid ferma il contributo contro il Covid

Il primo ottobre 2020 il Comitato centrale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori ha stabilito un nuovo termine per la presentazione delle domande per partecipare al bando “Autotrasporto Sicura”, relativo all'erogazione di contributi per le spese sostenute dalle imprese di autotrasporto per l’acquisto di materiali di sanificazione e dispositivi di protezione individuale: dal 15 ottobre prossimo si slitta al 27 ottobre 2020. Il rinvio, fanno sapere dall'Albo, è legato a difficoltà tecniche: le domande devono essere inviate per via telematica, il che richiede l’adozione dell’identità digitale Spid da parte di chi le presenta.

La A22 chiusa ai camion nei prossimi weekend

I veicoli pesanti diretti in Austria – ossia quelli con massa superiore a 7,5 tonnellate – nei prossimi weekend restano fermi: non possono infatti viaggiare sul tratto dell’autostrada A22 del Brennero in direzione nord, tra Vipiteno e il confine con l’Austria. Nel merito, lo stop parte  dalle 16.30 di sabato 10 ottobre e dura fino alle 8.00 di domenica 11 ottobre, per poi riprendere dalle 16.30 di sabato 17 ottobre fino alle 8.00 di domenica 18 ottobre. La motivazione del fermo è la parziale chiusura per lavori del viadotto Lueg dell’autostrada austriaca A13, quella che collega il Brennero con Innsbruck.

Il divieto riguarda anche coloro che trasportano merci deperibili, mentre esclude i trasportatori che proseguono il viaggio tramite l’autostrada viaggiante Rola, e quelli che sono in possesso della prenotazione per salire sul treno nell’ambito del Comune di Brennero. I veicoli che saranno già in viaggio all’inizio del divieto dovranno fermarsi nei parcheggi indicati dalla polizia stradale.

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