11 marzo 2024

Logistica, frodi nel Bolognese e in Valtellina

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Ancora frodi nel mondo della logistica. Nel Bolognese pochi giorni fa ci sono stati quattro arresti, mentre nella provincia di Sondrio una società, dopo essere stata indagata, ha ammesso le proprie colpe e ha sanato il proprio debito con l’erario.

Quattro arresti nel Bolognese

Vittima di un tentativo di estorsione per un importo vicino ai cinque milioni è stato un imprenditore bolognese, titolare di un’azienda che opera nel settore logistico il quale, come spiega una nota della guardia di finanza di Bologna, è stato minacciato di ritorsioni gravi da quattro soggetti – poi tutti arrestati – affiliati alla camorra.

Gli indagati, secondo la ricostruzione, avrebbero minacciato l’imprenditore bolognese intimandogli di acquistare da una società nella loro disponibilità un credito di Iva di circa 4,8 milioni. E’ stata poi accertata la natura fittizia dei crediti, dato che la società che li deteneva, a fronte di un volume d’affari dichiarato di oltre 20 milioni, aveva emesso e ricevuto fatture per importi trascurabili maturando, quindi, un debito Iva.

Che cosa è successo a Sondrio

Diverso il caso della provincia di Sondrio, ma pur sempre di frode si tratta. In pratica, un’impresa di logistica con sede nell’alta Valtellina non ha versato contributi e ritenute ai propri lavoratori per un valore di circa 200mila euro.

Ai dipendenti veniva corrisposta un’indennità per trasferte mai effettuate così come rimborsi spese non giustificati, in quanto proventi non tassabili. In altre parole, il titolare dell’azienda, pur corrispondendo importi netti pari al dovuto, introitava risparmi pari alle ritenute non versate al fisco e ai contributi spettanti ai dipendenti al termine del periodo lavorativo.

Ammessa la validità delle indagini, la società ha sanato la sua posizione con un versamento all’erario di tributi e sanzioni per un totale di 250mila euro.

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