Cipolle e mango sono al centro di una frode internazionale ai danni di alcune società di spedizione aerea, sia Pmi, sia multinazionali, con sede in Belgio. Il bilancio, ancora non definitivo, è di diversi milioni.
I fatti
A ricostruire i fatti è Forward Belgium, l’associazione che raccoglie gli spedizionieri, secondo la quale alcuni commercianti in malafede si sarebbero frapposti tra gli esportatori di cipolle e mango con sede in India e Pakistan e gli spedizionieri belga. I truffatori avrebbero chiesto, a questi ultimi, di organizzare trasporti urgenti dei prodotti ortofrutticoli verso il Belgio e l’Europa. Gli spedizionieri, accettato l’incarico, avrebbero inizialmente coperto i costi attraverso le proprie linee di credito, sicuri dell’incasso una volta emessa la fattura. Ma, riferisce Forward Belgium, nessun ordine è mai stato saldato.
Secondo Forward Belgium ci sono tutti gli estremi per ritenere i truffatori in questione dei veri e propri professionisti, capaci quindi di reiterare il reato. Le società rappresentate da questi individui, infatti, risultano essere a tutti gli effetti reali, seppure in gravi condizioni economiche. E’ dunque probabile che siano state rilevate dai truffatori per cifre irrisorie e, per rendere credibile il tutto, che abbiano subito una maquillage dei bilanci, in modo da passare almeno un primo livello di controlli.
Pericolo reiterazione
Secondo l’analisi di Forward Belgium, frodi di questo tipo sono agevolate sia dalle verifiche sommarie da parte degli spedizionieri, frettolosi di portare a casa l’ordine, sia per via della riluttanza del settore logistico a condividere le informazioni. Per tale motivo l’associazione belga ha istituito uno sportello reclami aperto a tutti gli operatori desiderosi di far conoscere agli altri operatori situazioni spiacevoli in cui sono loro malgrado capitati.
Per il caso specifico, invece, al fine di verificare la possibilità di rivalersi sulle polizze assicurative, Forward Belgium sta avviando una class action.